Donazione d’organi / Prelevati nella notte al “Cannizzaro” fegato e reni di una donna 57enne

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Rosina Patti

Era tornata in Sicilia per accudire la mamma malata, ma si è trovata a compiere un gesto d’amore ancora più grande: donare gli organi.

Rosina Patti
Rosina Patti

La signora Rosina Patti, 57 anni, residente a Cittadella in provincia di Padova, da un po’ di tempo era rientrata a Biancavilla, in provincia di Catania, dove vive la madre anziana. Martedì mattina, però, è stata colpita da un’emorragia cerebrale, in seguito alla quale è stata ricoverata nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania (che informa con questo comunicato) dove, dopo qualche giorno, i medici hanno constatato la morte cerebrale.

Casalinga, la signora Patti lascia tre figli. Sono stati loro a dare ai medici il consenso al prelievo degli organi: «Nostra madre era una donna di cuore. Era convinta che è giusto donare, quindi – dicono i figli – abbiamo compiuto la sua volontà. Per noi è un conforto sapere che qualcosa di lei continua a vivere in altre persone, che così si sono salvate o possono avere una vita migliore».

Concluso il periodo di osservazione, l’intervento è stato eseguito nella notte tra venerdì e sabato ed è durato alcune ore. Oltre al personale dell’ospedale Cannizzaro, che ha gestito la procedura, è intervenuta un’équipe dell’Ismett, che ha eseguito il prelievo di fegato e reni e trasportato gli organi a Palermo.

Lo stesso Ismett, qualche settimana fa, all’ospedale Cannizzaro aveva prelevato il fegato di un donatore molto anziano.

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