Calcio / Italia, all’inferno e ritorno: 3-2 in Macedonia, ma che sofferenza!

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immobileUn’Italia a tratti troppo brutta per essere vera batte 3-2 la Macedonia, con Immobile nel ruolo di mattatore e al termine di una partita in cui inesperienza e superficialità (parole del ct Ventura a fine match) hanno rischiato di far pagare al gruppo azzurro un conto salatissimo. Continua nel girone G di qualificazione il percorso a braccetto con una Spagna vincente 2-0 in Albania ma, fino a un quarto d’ora dal termine, erano ben altre le sensazioni che aleggiavano su calciatori e allenatore della Nazionale. Il terrificante uno-due con cui Nestorovski e Hasani in apertura di secondo tempo hanno ribaltato il vantaggio iniziale di Belotti, in seguito a due marchiani errori in fase di impostazione (Verratti irriconoscibile in occasione dell’1-1), dipingeva il quadro di un’Italia svagata, molle, senza mordente e con poche idee.

Una sensazione che, per la verità, ha accompagnato anche una prima frazione in cui, nonostante la rete di Belotti al 24′ (colpo di testa del Gallo su corner di Bernardeschi), è sembrato non funzionare lo schieramento proposto da Ventura: 3-5-2 con sei uomini cambiati rispetto alla Spagna. Verratti regista affiancato da Bernardeschi inedita mezzala e Bonaventura; Candreva e De Sciglio ai lati, il duo Immobile-Belotti davanti. Prima Pandev, poi Nestorovski con una gran traversa mettono infatti i brividi a Buffon, con i macedoni pericolosi ancora in contropiede grazie a Nestorovski al 41′. Male il centrocampo, in cui manca sia gamba per gli inserimenti che filtro in fase difensiva: un allarme che, nel secondo tempo, si rivela in tutta la sua fondatezza.

Le reti macedoni, giunte al 12′ e 14′ della ripresa con gli azzurri in bambola e un super Buffon a evitare il 3-1 di Mojsov, spingono Ventura a cambiare: dentro Parolo e Sansone, fuori Bonaventura e Bernardeschi. Adesso è 4-2-4, modulo tanto caro al ct: l’Italia torna a spingere, cingendo d’assedio una squadra che sotto pressione si rivela modesta. Il 2-2 arriva al 75′ grazie a un cross dalla destra di Candreva, deviato in porta a centro area da Immobile: la Macedonia sbanda, ancora Candreva sfiora la rete con un sinistro defilato. Dopo un gol annullato a Parolo per fuorigioco millimetrico, è Immobile a mettere poco oltre il 90′ la sua firma indelebile sul match raccogliendo il secondo assist di Candreva, trasformato in oro con un colpo di testa ravvicinato.

Festa in panchina per questa giovane Italia che, come sottolineato da Ventura, ha ancora tanta strada da fare: “quando ci sono tanti ragazzi in campo bisogna avere pazienza – chiosa il ct azzurro – ma c’è stata una grande risposta dal punto di vista caratteriale dopo dieci minuti di sbandamento. Ci siamo andati a prendere questa vittoria, sono convinto che continuando così si possa fare qualcosa di buono“. In Liechtenstein, il prossimo 12 novembre, niente scherzi: occorre continuare a vincere, con un occhio anche alla differenza reti.

Gabriele Pulvirenti

Il tabellino:

Macedonia – Italia 2-3

Marcatori: 24′ Belotti, 57′ Nestorovski, 59′ Hasani, 75′ Immobile, 91′ Immobile (I)

Macedonia (5-3-2) Bogatinov, Zhuta (46′ Ibraimi), Ristevski , Mojsov, Sikov, Alioski, Nestorovski (68′ Petrovikj), Hasani (84′ Trajcevski), Ristovski, Spirovski, Pandev. All. Angelovski

Italia (3-5-2) Buffon, Barzagli, Bonucci, Romagnoli, Candreva, Bernardeschi (61′ Sansone), Verratti, Bonaventura (61′ Parolo), De Sciglio, Immobile 7.5, Belotti (84′ Eder). All. Ventura.

Arbitro: Makkelie (Olanda)

Ammoniti: Alioski, Spirovski, Ibraimi, Patrovikj (M), Parolo (I)

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