Incontrare la scrittrice Mariella Di Mauro, per parlare del suo libro e della presentazione nei locali dell’associazione culturale Costarelli ad Acireale, è stato un momento di confronto fra due donne che hanno amabilmente parlato di vita, di amore, di amicizia, di progetti e qualche delusione ma sempre con la voglia di andare avanti. Il ricordo dei giorni spensierati dell’infanzia, dei primi batticuori e poi la consapevolezza di essere diventate adulte, con le nuove responsabilità ma con il prezioso bagaglio di esperienza che solo il trascorrere degli anni regala a ciascuno di noi.
La professoressa Di Mauro, già docente di lettere, insegna religione all’istituto superiore “Galileo Ferraris” di Acireale e questo suo impegno la porta ad essere sempre in contatto con le nuove generazioni, tra gioie e dolori di questi ultimi. Ma conoscere e analizzare il misterioso e affascinante mondo femminile, non meno problematico ed interessante di quello maschile, con le inevitabili quanto ovvie differenze, ha fatto nascere “Storie di ordinaria borghesia”, primo testo pubblicato dall’autrice. Sette storie con sette protagoniste, molto diverse tra loro ma che nell’insieme ci trasmettono il difficile e complicato vivere umano.
Mariella Di Mauro ci ha raccontato molto di sé e di come è nata questa sua “creatura”.
Da quanto tempo coltiva la passione per la scrittura?
“Da circa 11 anni, quando una mia collega mi parlò di un settimanale che pubblicava gli scritti di coloro che volevano esprimere opinioni, idee ed impressioni. Mandai di lì a poco uno scritto, senza tante speranze di vederlo pubblicato. Invece, appena 10 giorni dopo, ero sulle pagine di quel giornale. Altri sette scritti sono stati pubblicati e così ho pensato che poteva essere gratificante per me poter scrivere articoli che mi venivano richiesti anche da testate locali. Mi sono occupata di storia medievale e di interviste, ma cresceva pian piano dentro di me la voglia di scrivere qualcosa di diverso, solo per me”.
Quindi il passo da giornalista a scrittrice è stato sentito e voluto, non è stato casuale.
“Desideravo scrivere delle storie che sentivo dentro di me, con tanta voglia di raccontarle ma non molto convinta di pubblicarle, pur avendo trovato l’apprezzamento di una collega a cui avevo fatto leggere il manoscritto. In queste storie ho narrato luoghi che sono forti e importanti dentro di me, per vari motivi, come quando descrivo Motta Camastra, un luogo dove sono stata per pochi minuti ma che mi ha suscitato intense emozioni, o Marzamemi o la nostra Acireale”.
La nostra città fa da sfondo ad alcuni episodi di “Storie di ordinaria borghesia”, sono importanti queste radici?
“Si, sicuramente, amo la mia città. Ogni episodio nasce comunque da un percorso diverso. “Follie del carnevale” è stato scritto per il “Numero unico” che ogni anno viene pubblicato nella nostra città in occasione del Carnevale. Ho voluto inserirlo, anche se con qualche modifica. Altri racconti nascono da episodi che mi sono stati raccontati e che io ho ambientato nei nostri luoghi. I luoghi della mia infanzia, della mia giovinezza”.
Lei è anche una artista, ama scegliere le copertine dei suoi libri?
“Si, la copertina di “Storie di ordinaria borghesia” è una parte di un mio disegno che riproduce un particolare di una chiesa di Trecastagni, e anche la copertina del nuovo libro è un mio disegno”.
Mariella Di Mauro scrittrice ha già un nuovo progetto?
Si, è in via di pubblicazione un nuovo lavoro, un romanzo che avrà la prefazione della giornalista e poetessa Rita Caramma”.
Gabriella Puleo