Acireale / Nascono gli orti urbani. La consigliera Mariella Bonanno: “Bisogna ripristinare il rapporto tra l’uomo e la madre terra”

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Germoglia ad Acireale la realizzazione degli orti urbani dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale del regolamento che ne disciplina l’assegnazione e la gestione. Tra i primi firmatari della mozione, oltre al consigliere Riccardo Castro, vediamo la consigliera Mariella Bonanno, la quale in collaborazione con l’ufficio competente, nelle persone del geometra Aldo Puleo e del dottor Alfio Licciardello, ha elaborato la proposta di provvedimento. Secondo le dichiarazioni della consigliera Bonanno: “Il fine ultimo perseguito da questa scelta politica è quella di sottrarre tutti noi, specialmente i giovanissimi, a questo processo di imbarbarimento”, ovvero lo scopo sarebbe quello di evitare di fare la fine dei “barbari”, termine che veniva utilizzato dagli antichi romani per definire quei popoli che erano incapaci di coltivare le proprie terre.

 Mariella Bonanno
Mariella Bonanno

“Oltre un anno fa il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione, di cui mi onoro di essere prima firmataria – afferma la consigliera Bonanno- insieme al collega Castro, che appunto proponeva all’amministrazione la concessione dei terreni pubblici ai cittadini”.
Nella seduta del 12/12/ 2016 si è invece provveduto all’approvazione del regolamento attuativo la cui bozza è stata elaborata dalla Bonanno in collaborazione con l’ufficio competente ed emendata dalle commissioni prima e quinta.
Come si è arrivati ad ottenere il consenso del consiglio?
I colleghi sia di maggioranza che di opposizione convengono con me – spiega la consigliera Bonanno – in merito alla assoluta necessità di ripristinare il rapporto tra l’uomo\ cittadino e la madre terra. Siamo tutti consapevoli del fatto che il nostro futuro sviluppo socio-economico potrebbe dipendere da questa scelta politica.
In che cosa consisterebbe il progetto di preciso?
Gli orti urbani perseguono molteplici finalità: quella di decoro urbano e di riqualificazione dei quartieri più degradati, quella di consentire la socializzazione e il confronto generazionale, quello psicoterapeutico (essendo ampiamente comprovato che l’orticoltura è in grado di curare persino malattie psichiatriche), quello didattico ed educativo. Inoltre questo progetto potrebbe suggerire ai giovani una prospettiva lavorativa. È a tutti noti che la CEE stanzia molteplici contributi a favore dei giovani che intendono fare questa scelta professionale diventando imprenditori agricoli.
Chi dovrebbe occuparsi della cura dell’orto?
Del coordinamento e della vigilanza si occuperanno i tutor previamente formati e selezionati dalla facoltà di agraria dell’Università degli studi di Catania che ha all’uopo pubblicato un apposito bando.
Dove verranno posti questi orti?
Il primo orto si troverà in un terreno comunale che si trova in via Guido Gozzano, di fronte al carcere minorile. Si è pensato di collocarne un altro in via Lazzaretto, in una delle sedi comunali a riprova dell’apertura della pubblica amministrazione alle istanze dei cittadini.
Cosa le fa credere che il verdeggiare di questi orti continui a dispetto del verde carente che vediamo in giro per la città?
La mia speranza è quella che questi orti siano anche un’occasione offerta ai cittadini di curare in modo costruttivo il verde pubblico (ci sono città sia italiane che europee in cui sono stati ubicati orti anche nelle aiuole) e di riappropriarsi così della propria Città. Il fine ultimo è quello di instaurare tra il cittadino e il Comune (per molteplici ragioni a tutt’oggi dispone di un solo giardiniere) un rapporto di reciproca collaborazione.
Quale ditta si occuperà della sistemazione e secondo quali termini le è stato concesso questo lavoro?
Il progetto è a costo zero per il comune quindi la sua attuazione è dipesa e dipenderà dall’aiuto dei volontari. A tal proposito ringrazio sentitamente la professoressa Rosa Oliva (agronomo) e la dott. ssa Rosa Strano (architetto) che ha elaborato la mappatura, il prof. Paolo Guarnaccia ed il dott. Giuseppe Grasso.

Ileana Bella

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