Intervista a due voci / Loredana Marino e Bruno Torrisi: “La sicilianità aiuta e ti fa vincere”

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Un po’ intirizziti dal freddo, ma assolutamente disponibili a condividere la loro esperienza, con naturalezza e spontaneità, gli attori siciliani Bruno Torrisi e Loredana Marino hanno incontrato, lo scorso mercoledì 18 gennaio, gli alunni dell’Istituto San Michele di Acireale. Il Liceo Scientifico Paritario, diretto dai Padri Filippini, ha ospitato i due attori in occasione della giornata inaugurale dell’ “Open day”, ovvero l’apertura dei locali scolastici ai visitatori, ai genitori, agli studenti, che fossero interessati a questo indirizzo didattico.
Bruno Torrisi, nato a Giarre, meglio noto come “il Questore Licata” di Squadra Antimafia, diffusa serie televisiva, ha interpretato diversi ruoli teatrali (“Alcesti” di Euripide ,“Libertà”, tratto da Giovanni Verga, “Goldoni e le sue commedie”, etc.), cinematografici (“L’uomo delle stelle” di G. Tornatore” etc.), nonché  televisivi (“Il Commissario Montalbano: La forma dell’acqua”, “Paolo Borsellino”, “Carabinieri 6”, “Squadra antimafia-Palermo oggi”, etc.).
Loredana Marino, nata ad Acireale, volto di “Peppa Granata” nella fiction “Agrodolce”, ha iniziato la sua carriera con il teatro (“Storia di una capinera”, “I Malavoglia”, “Cavalleria Rusticana”, di G. Verga etc.), per continuare con la televisione (“Donne di mafia”, “Agrodolce”, “L’onore e il rispetto 5”, etc.),  e con il cinema (“ Maestrale”, “War Story”, etc).

Come è iniziata la vostra carriera di attori?

Torrisi – “Da giovane ho deciso, per curiosità, di intraprendere la scuola di teatro, per conoscerne le materie oggetto di studio, così ho fatto la domanda e mi hanno accettato. Da quel momento sono stato catturato dagli spettacoli ed è stato così fino ad oggi”.

Marino- “Ho fatto il provino alla scuola di Arte drammatica del Teatro Stabile di Catania,  sono riuscita ad entrarvi ed ho iniziato il percorso di preparazione per la recitazione”.

Quanto è importante per l’attore il percorso teatrale?

Torrisi – “Il percorso teatrale è importante; per fare l’attore ci vuole un percorso lungo, anche  di coscienza propria, il conoscere le proprie emozioni, una per una, perché più sai di te stesso più riuscirai ad interpretare i personaggi, che spesso sono diversi da come siamo noi”.

Marino – “Il teatro è una preparazione utilissima per l’attore, è la sua base, impari la tecnica, ti confronti con i diversi ruoli da interpretare”.

 

Chiunque aspiri a diventare un bravo attore deve, quindi, studiare sodo?

Torrisi – “Si, come per qualsiasi altro mestiere è necessaria una preparazione, bisogna studiare.

Se si vuole fare il medico, si dovrà studiare per anni; se si vuole diventare bravi, nel fare l’attore, bisogna sapere più cose, in più ambiti, bisogna conoscere tutte le regole, i trucchi del mestiere, ma anche il proprio corpo, la propria interiorità”.

Marino -“Lo studio è fondamentale, bisogna sapere, conoscere, per poter affrontare al meglio qualunque tipo di ruolo. Io ho studiato anche all’Università, in Filosofia, e non è stato facile conciliare le due cose, ma se hai una passione riesci a superare le difficoltà”.

Che emozione prova un siciliano nel mettere in scena opere di autori siciliani, in cui la propria terra, la propria cultura svolge il ruolo di protagonista?

Torrisi – “ E’ chiaro che interpretare ruoli a noi consoni, a noi più vicini, magari anche in dialetto, ci diverte, però a noi attori piace fare tutto, ci innamoriamo di ogni personaggio ci venga affidato, fa parte della nostra mentalità, che sia siciliano, napoletano o milanese, non fa differenza”.

Marino – “Quando interpreti qualcosa legato al contesto della tua terra ti è più vicino, più attinente alle tue origini, quindi, alle tue corde e, di conseguenza, è una cosa che senti più tua, per certi aspetti, più facile. Per quanto mi riguarda, ad esempio, tengo molto al nostro dialetto che, reputo, da non tralasciare mai. E’ ovvio che quando ci si accosta ad autori lontani dalla nostra tradizione siciliana è una situazione stuzzicante, è una sfida, perché proprio allora si vede la bravura di un attore, quando interpreta qualsiasi tipo di ruolo, in modo professionale.

Io ho amato tutti i ruoli che ho interpretato, sia a teatro sia in televisione, in entrambi i settori ho vissuto forti emozioni e questo grazie al mio lavoro. Per me si tratta, in realtà, più di una vocazione e quando devo definirlo lavoro, sento il termine quasi come una storpiatura sulla mia bocca”.

Il fatto di vivere in Sicilia, lontano dalla capitale, dove, invece, si concentrano le maggiori produzioni cinematografiche e delle fiction televisive,  può ostacolare le aspirazioni dei giovani in questo settore?

Torrisi – “Ricordiamo, innanzitutto, che per noi siciliani la teatralità è innata, la portiamo nel sangue grazie al teatro dei Greci, e questo ci aiuta, perché l’abbiamo dentro. Il fatto di vivere in Sicilia comporta dei continui spostamenti per raggiungere il set, come nel mio caso, che ho scelto di vivere qui. Da qualche tempo anche i film e le fiction vengono spesso girati nella nostra terra, siamo spesso “colonizzati”. Tanti giovani registi stanno emergendo, quindi la passione personale si deve coltivare”.

Marino -“ Per me l’essere siciliani è un vantaggio, anche vivere in Sicilia, terra ricca di bellezze e diversi scenari, lo è. Lo reputo un vantaggio per la sua cultura e per l’espressività del nostro dialetto. Ritrovo in me i suoi colori ed è un arricchimento personale. Per questo motivo, incoraggio i giovani a seguire le proprie aspirazioni. Nonostante le numerose difficoltà che ho avuto, che sto avendo e che continuerò ad avere, sono convinta che nella vita bisogna seguire la propria strada, anche se questa sarà irta di difficoltà ed incontrerà molti ostacoli”.

Ringraziando Bruno Torrisi e Loredana Marino per averci aperto questa piacevole “finestra” sull’essere attori siciliani oggi, mettendo a disposizione la loro esperienza per quanti coltivano nell’animo la stessa passione, auguriamo loro un buon lavoro e di rivederli presto nel grande o piccolo schermo ad interpretare nuovi ruoli.

Rita Messina