Storie di (stra)ordinario senso civico / Iniziati i lavori di messa in sicurezza del ponte che collega Randazzo a Santa Domenica Vittoria

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Siamo ormai così tanto abituati a sentire storie di ordinaria ruberia, di trasgressione delle leggi, di truffa (e l’elenco potrebbe continuare ancora molto) che la storia di cui mi ha parlato un amico l’altro giorno per caso, mi ha spinto a scrivere un trafiletto. Già, perchè questa storia di (STRA)ordinario senso civico, non è poi così poco comune, in fondo, solo che ormai la nostra attenzione è talmente catturata  dal negativo che ci sovrasta, da non lasciare spazio ad altro. E in questo clima di negatività si fa strada la sfiducia, nelle autorità, nel prossimo, nelle istituzioni, che fa da terreno fertile alla rassegnazione.
Questa storia, la nostra storia (assieme a molte altre di cui non conosco e non posso scrivere) smentisce la convinzione che ogni tentativo di migliorarci sia vano. Passiamo ai fatti. Nel 2015 l’ufficio Tecnico di Randazzo, nella persona del Dirigente Tecnico, Architetto Aldo Meli, segnala alle istituzioni competenti, il deterioramento del letto del fiume Alcantara, nel tratto che interessa il ponte che da Randazzo porta a Santa Domenica Vittoria. Nello stesso periodo, poche settimane dopo, un concittadino meritevole, il ragionier Salvatore Rizzeri, ignaro delle segnalazioni già partite dal Comune, scrive anche lui una mail, corredata di foto, per segnalare lo stesso problema. Il letto del fiume, che negli scorsi decenni veniva periodicamente pulito, da parecchi anni è stato trascurato, tanto che la folta vegetazione  che vi è cresciuta sopra,  ne ha deviato il percorso , provocando conseguentemente  l’erosione del terreno che circonda uno dei piloni del ponte.

Siamo a gennaio 2017, è passato più di un anno e mezzo da quando sono state “mosse le acque” ma i lavori di pulizia del letto del fiume e di messa in sicurezza del ponte sono iniziati. Siamo convinti che, pur senza la segnalazione del ragionier Rizzeri, l’Anas, accogliendo la richiesta dell’ufficio tecnico, avrebbe comunque intrapreso questi lavori. Tuttavia l’operato del nostro concittadino, che si è adoperato per far sì che un bene pubblico venisse tutelato e che un’infrastruttura rimanesse sicura, resta esempio di un senso civico non del tutto cancellato.

Annamaria Distefano

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