“Fare nuove tutte le cose” è il tema che ha guidato i lavori assembleari dell’Azione cattolica diocesana che nello scorso weekend è stata impegnata, tra l’altro, nell’elezione del nuovo consiglio diocesano per il triennio 2017-2020. Con il sotto tema “radicati nel futuro, custodi dell’essenziale” l’assemblea, ospitata nei locali del seminario vescovile, si è aperta sabato 11 febbraio con il momento di preghiera iniziale curato dall’assistente Don Vittorio Rocca e l’intervento dei consiglieri nazionali Rita e Stefano Sereni, una famiglia a servizio del’Ac, i quali hanno portato i saluti della presidenza nazionale e ricordato il cammino nel quale l’Ac è impegnata lungo quest’anno verso i 150anni dalla fondazione. Sul senso dell’adesione all’Ac è stato il loro intervento: “È bello condividere una bella storia e questa lo è. Con tutte le difficoltà e le gioie ma importante è riscoprirsi Ac come famiglia”. Ma cos’è il nuovo? “Il più recente, il nuovo modello”, ma chi cerca il nuovo in queste cose, ha detto don Vittorio Rocca, “spesso s’inganna”. Non è tanto una questione di recente o vecchio: “Il nuovo non deve essere per forza diverso, ma può essere lo stesso senza diventare per questo uguale”. Poi è stata la volta della lettura del documento assembleare il cui filo rosso, così come afferma il testo, è l’impegno pieno, concreto e gratuito di ciascun laico. Come? Rimanendo radicati al futuro consapevoli che “la voglia di fare si deve necessariamente confrontare con le forze disponibili, per cui è indispensabile la scelta dell’essenziale”.
Su questi punti è tornata la presidente diocesana in carica Anna Maria Cutuli con la relazione di domenica 12 febbraio. Dopo uno sguardo ai 4 polmoni associativi (nazionale, parrocchiale, diocesano ed ecclesiale) ha consegnato ai soci parole di coraggio per sfuggire al pessimismo sterile: “Non lasciamoci paralizzare dalla sfiducia. È vietato dire “non ce la farò mai”. Siamo piccoli, fragili, inadeguati, ma guai a perdere la speranza”. La giornata di domenica è stata aperta dalla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. Antonino Raspanti. Dopo i saluti e le relazioni prima del presidente dell’assemblea Raffaele Gurrieri, già presidente dell’Ac diocesana di Siracusa e dopo di Anna Maria Cutuli i lavori sono entrati nel vivo: a seguito della discussione sugli emendamenti d’indirizzo al documento assembleare si sono svolte le operazioni di voto per il nuovo consiglio diocesano 2017-2020 e le relative operazioni di scrutinio. I venti consiglieri eletti (5 per ogni settore: adulti, giovani, Acr e lista unitaria) saranno presto chiamati per un primo e importante compito: la composizione di una terna di nomi dalla quale il vescovo mons. Raspanti individuerà il nuovo presidente diocesano nominandolo per il triennio 2017-2020.
Auguri, allora, all’Azione cattolica diocesana e…ad maiora!
Annalisa Coltraro