Acireale / Benedette al SS.Salvatore le tre croci del Calvario

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Due eventi di particolare rilievo, sotto il profilo non solo devozionale ma anche storico-culturale, sono stati organizzati lo scorso fine settimana presso la parrocchia “SS.Salvatore” di Acireale, chiesa che, fin dal XVII secolo, viene indicata come il “Calvario” della città. Qui, infatti, come attesta un’antica mappa di fine ‘600, erano installate tre grandi croci, successivamente scomparse. Nell’anno giubilare della Misericordia 2016, il parroco don Marcello Zappalà si è adoperato perchè la parrocchia si riappropriasse di questo segno, con una nuova installazione nell’area adiacente al promontorio su cui è edificata la chiesa. All’inizio della Quaresima di quest’anno, quindi, si è pensato di benedire solennemente le croci, ben visibili dalla strada pubblica, a cui si è accompagnato il dono di una insigne preziosa reliquia di San Benedetto Giuseppe Labre (1748-1783), ospite e pellegrino della chiesa nella seconda metà del ‘700.  A tal proposito è stata organizzata una due-giorni sul tema “San Benedetto Giuseppe Labre e il Calvario di Acireale”.

Nel pomeriggio di sabato 4 marzo  la cerimonia di accoglienza della reliquia, seguita dalla celebrazione di una S.Messa solenne, presieduta da mons. Giuseppe Marciante, vescovo ausiliare di Roma (settore Est), il quale, al termine, ha tenuto un’interessante conferenza sul tema “Vita e opere del Santo pellegrino”. Una figura poco conosciuta, quella del francese San Benedetto Giuseppe Labre, ma legata alla storia della chiesa, da cui passò in occasione di uno dei suoi pellegrinaggi (le cronache raccontano addiruttura che il Santo dormì sui suoi gradini). Domenica 5, al termine della S.Messa vespertina, l’Avv. Guido Leonardi, vicerettore dell’Arciconfraternita del SS.Crocifisso in San Pietro, ha relazionato sul tema “Il Calvario della Città e la sua storia”, rievocando la vicenda della sua edificazione nel 1656 ad opera del gesuita Luigi La Luza e sottolineando l’importanza del sito, ancora ai giorni nostri, nel contesto delle solenni funzioni del Venerdì Santo. Al termine, mons. Marciante ha solennemente benedetto le croci.

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