Santa Sede / Presto santi i pastorelli di Fatima Francesco e Giacinta Marto. E procede la causa di beatificazione dell’altra veggente Maria Lúcia

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I tre pastorali di Fatima: da sin. Maria Lucia de Jesus ed i fratelli Francisco e Giacinta Marto

Papa Francesco ha ricevuto in udienza, il 23 marzo scorso, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i decreti riguardanti i miracoli attribuiti a vari beati, tra i quali, in particolare, quelli attribuiti all’intercessione del beato Francesco Marto (nato l’11 giugno 1908 e morto il 4 aprile 1919) e della beata Giacinta Marto (nata l’11 marzo 1910 e morta il 20 febbraio 1920), fanciulli di Fátima.

I tre pastorelli di Fatima: da sin. Maria Lúcia de Jesus ed i fratelli beati Francisco e Giacinta Marto

Inoltre il 20 febbraio scorso, a Coimbra (in Portogallo), nella chiesa carmelitana di Santa Teresa di Coimbra si è chiusa solennemente la sessione del processo diocesano per la beatificazione e canonizzazione di suor Maria Lúcia de Jesus, veggente di Fatima, dodici anni dopo la sua morte, avvenuta il 13 febbraio 2005. Questa fase di accertamento della sua “fama di santità” ha implicato l’analisi di migliaia di lettere e scritti dalla pastorella di Fatima, oltre all’audizione di 61 testimoni sulle sue eroiche virtù, ed è terminato con la redazione di un documento di 15.483 pagine, contenuto in 19 casse, che ora sarà fatto pervenire alla Sacra Congregazione per le Cause dei Santi dal postulatore italiano, padre Romano Gambalunga. Presiedendo l’affollata cerimonia, il vescovo di Coimbra ha parlato di “un giorno di festa”, e di “una giornata storica per la diocesi”, elogiando l’impegno di tutti coloro che hanno contribuito all’apertura di “un processo che ha cercato di giungere alla certezza morale della santità di suor Lúcia”. Nell’omelia della messa, mons. Virgílio Antunes ha infatti ricordato che “nel dare ai suoi appunti personali il titolo di ‘Il mio cammino’, questa Serva di Dio ha manifestato il suo desiderio di vivere tutta la sua vita come discepola di Gesù, e di rimanere ferma nell’allegria del Vangelo come testimone delle misericordie del Signore, insieme a Maria ed alla Chiesa”.

(Fonte: AgenSir)

 

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