In occasione della Santa Pasqua, la Diocesi di Acireale organizza per il 9 prossimo, Domenica delle Palme, nella chiesa di S. Rocco, una cena di solidarietà dedicata ai più bisognosi. Tutti coloro che si trovano in condizione di povertà o vivono qualche disagio potranno, così, partecipare a un momento di carità e fraternità
L’appuntamento è, nella chiesa che si affaccia sul corso Umberto, per le 18,30; dopo l’accoglienza, gli ospiti verranno coinvolti, alle 19, in un momento di riflessione guidata da mons. Antonino Raspanti. La serata si concluderà alle 20 con la cena.
Tante sono le associazioni e i gruppi che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, a partire da numerosi enti operanti nel settore sociale-religioso: l`Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, il Centro San Camillo, la Società San Vincenzo dei Paoli, la Casa della speranza Viviana Lisi, il Terzo Ordine Francescano di Acireale e Carrubba, i Gruppi di Volontariato Vincenziano, l`Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani Acireale 2, il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani di Acireale, la Fraternità Misericordia di Acireale e l`Associazione Madonna della Tenda di Acireale.
L’incontro ha lo scopo di sensibilizzare il mondo cattolico, innanzitutto, sulla situazione socio-economica, ormai critica, che vissuta da una parte della popolazione e, quindi, sulla necessità di aiutare concretamente questa gente.
L’obiettivo della Diocesi è quello di offrire, appunto, iniziative concrete: attraverso un semplice gesto, un aiuto è possibile fare del bene agli ultimi. Anche Papa Francesco nel messaggio quaresimale sottolinea il valore della carità: “Lo Spirito Santo è indispensabile per avviare un cammino di conversione, liberarsi dal peccato e donare il proprio aiuto a chi è in difficoltà.
“È una Pasqua – continua Sua Santità – per quanti si trovano, in diverso modo, nel bisogno, che si sentono troppo spesso, o rischiano di essere e di sentirsi soli in disagio e in difficoltà di intravedere quel bene desiderato offuscato da quello che non va, dalle difficoltà, dagli errori. Ecco, è una Pasqua che ci chiede di starci anche se gli impegni, la propria esistenza personale, le responsabilità, gli affetti ci portano lontano. Anche a chi non può esserci chiediamo di sentirci uniti. Vivere la Pasqua significa scegliere di sentirsi uniti e vicini come comunità nonostante le diversità che apparentemente ci dividono”.
Le parole del Pontefice e l’evento indetto per la cena di Pasqua inducono a riflettere sul rapporto che noi fedeli abbiamo con gli altri, in particolare con i più bisognosi: spesso il tempo che dedichiamo loro non è mai abbastanza; tuttavia quest’iniziativa dà l’opportunità di aprirci a nuovi orizzonti, imparando a rapportarci con situazioni differenti e più difficili delle nostre.
Demetra Caniglia
Giorgia Fichera
Isabella Trovato
(le autrici di quest’articolo sono studentesse del Liceo Classico “Gulli e Pennisi ”
di Acireale in alternanza scuola – lavoro a “La Voce dell’Jonio”)