Festa dei Fiori – 7 / Conclusione alla grande per l’edizione 2017, con due carri ex-aequo al 1° posto ed il concerto dei Modena City Ramblers

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Particolare del carro "Dedicato a te": miniatura di piazza Duomo e della statua di Aci e Galatea

Conclusione alla grande per la Festa dei Fiori di Acireale, edizione 2017, e sorpresa finale per la classifica dei carri infiorati.

Il carro infiorato “Quarto potere”

Certo, la giuria avrà avuto dei seri problemi nel giudicare i sette splendidi manufatti presentati quest’anno, perché la qualità era ad un livello eccezionale, superiore a tutte le edizioni precedenti e superiore anche a qualunque aspettativa. I bozzetti, la scelta dei temi trattati, la ricchezza degli addobbi floreali, la scenografia e la movimentazione denotavano che i maestri fiorai si erano impegnati al massimo per poter dare il meglio di sé e offrire alla città ed ai turisti e – se vogliamo – al mondo intero, quello che erano capaci di fare. Come valutare, quindi, in queste condizioni e compilare una graduatoria di merito? Tutte le opere erano più o meno sullo stesso livello e tutte avrebbero meritato di vincere.

Il carro “Dedicato a te”

E così, a sorpresa, è uscito fuori un ex-aequo che rende giustizia solo in parte: “Quarto potere” (del cantiere Riolo) e “Dedicato a te” (dell’associazione culturale “I nuovi mastri fiorai”) hanno conquistato il primo posto. Il primo dei due carri affrontava il tema – attualissimo e scottante – della possibile manipolazione degli organi di informazione, il che potrebbe creare la nascita di un “quarto potere” occulto; l’altro è invece un omaggio allo spirito del “Più bel Carnevale di Sicilia” ed alla città stessa di Acireale, com’è evidente nelle miniature della piazza Duomo e della fontana dedicata ad Aci e Galatea all’interno della villa Belvedere (che si trovano, entrambe, al centro nella parte anteriore del carro).

Particolare del carro “Dedicato a te”: miniatura di piazza Duomo e della statua di Aci e Galatea

Probabilmente ha influito a favore dei due vincitori la maggiore movimentazione, che negli altri carri era un po’ più limitata. Ma per il resto, onore e merito a tutti i carri presentati ed ai loro autori. Continuando – ma solo a titolo di cronaca –, la classifica finale è stata così elaborata: 3° classificato “Quello che non vorrei vedere” (dell’associazione “Arte e cultura” di Paolo Giuseppe Cavallaro); 4° “A un passo da te” (associazione “Artisti dei Fiori” dei Fratelli Cavallaro); 5° “Non ci resta… che piangere” (associazione “Gli antichi maestri dei fiori”); 6° “Made in Sicily” (associazione “Giada”); e 7° “American Dream” (dell’associazione “Urso”). La giuria era composta da cinque esperti in tutti i campi interessati per l’allestimento dei carri infiorati: c’erano infatti l’architetto Francesco Barbagallo, il flower designer Michelangelo Finocchiaro, l’ingegnere dell’automazione Raffaele Manzoni, l’artigiano Salvatore Parlato, ed il fotografo Mario Vasta; la giuria ha valutato quindi le opere tenendo conto dei vari elementi che contribuiscono alla preparazione ed alla presentazione dei manufatti, e cioè: soggetto, composizione floreale, esibizione, ed effetti luminosi speciali. Un dato positivo va senz’altro registrato: il verdetto della giuria è stato accettato con serenità da tutti i concorrenti, perché tutti erano sicuramente consapevoli di quanto abbiamo sopra esposto e di come la giuria abbia quindi lavorato con la massima correttezza e obiettività.

Il concerto dei Modena City Ramblers

Tornando alla conclusione della Festa dei Fiori, il concerto finale dei “Modena City Ramblers” – il noto gruppo italiano che per dodici anni ha aperto il tradizionale Concerto del 1° maggio che si tiene ogni anno a Roma, in piazza San Giovanni – ha dato un tono di un certo rilievo alla manifestazione, permettendo anche alla nostra città – considerata la coincidenza con la festa dei lavoratori – di potere avere un concerto importante, alla pari di tante altre città italiane e come si merita sicuramente la nostra bella Aci. I “Modena City Ramblers” – com’è noto – sono nati come gruppo nel 1991 e suonano un tipo di musica che si ispira alla tradizione popolare celtica, irlandese e scozzese, tant’è che alcuni di loro – anche nel concerto acese – indossano il kilt, il tipico gonnellino scozzese. Una piazza stracolma di gente di tutte le età li ha salutati, inneggiati e lungamente applauditi per tutta la durata della loro esibizione.

Chiuso il sipario su questa seconda edizione della Festa dei Fiori, si pensa adesso al Carnevale d’estate che si terrà in agosto e che – promette l’assessore Antonio Coniglio – presenterà quest’anno delle interessanti novità. Ma si pensa pure di già – sia da parte dell’amministrazione comunale che della Fondazione del Carnevale – alla terza edizione della Festa dei Fiori, con l’intenzione, visto il successo di quest’anno, di fare sempre più e sempre meglio.

Nino De Maria

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