Il 5 marzo scorso, domenica, il sindaco di Acireale partecipò, insieme con altri rappresentanti dell’amministrazione comunale acese, alla giornata conclusiva del carnevale di Viareggio (lì chiudono qualche giorno dopo rispetto a noi, arrivando alla prima domenica di quaresima). In quell’occasione si parlò nuovamente di gemellaggio tra il nostro carnevale e quello della nota località versiliana, così come avveniva una decina di anni fa. Allora addirittura ci furono scambi di maschere e mascheroni e un nostro carro in cartapesta (del compianto Giovanni Coco) venne smontato, trasportato in terra toscana e rimontato per partecipare ad una sfilata viareggina, riscuotendo anche lì parecchio successo.
Bene, in occasione della visita del nostro sindaco a Viareggio – dicevo – si parlò di gemellaggio e, per sancire la cosa, si disse che in occasione della Festa dei Fiori di fine aprile una delegazione viareggina sarebbe venuta ad Acireale. Ma poi non se ne sentì più parlare e durante la Festa dei Fiori appena conclusa nessun viareggino – a quanto ci risulta – è stato avvistato ad Acireale. Ma comunque siano andate le cose, c’è qualcuno che il gemellaggio tra il carnevale di Acireale e quello di Viareggio l’ha già fatto.
Matteo Raciti – poco più di 30 anni, una laurea in architettura, acese doc, una passione per il carnevale che viene da lontano (fin da quando era piccolo), una profonda competenza nella lavorazione della cartapesta acquisita lavorando per diversi anni in uno dei più rinomati cantieri di carri allegorico-grotteschi acesi – due anni fa, dopo il conseguimento della laurea, decise di trasferirsi a Viareggio e di mettere a frutto lì la sua preparazione e le sue competenze. Venne assunto subito presso un importante cantiere, nella mitica “Cittadella del Carnevale” e, sia l’anno scorso che quest’anno, ha avuto il suo bel da fare nella preparazione dei maestosi carri che ogni anno sfilano sul lungomare viareggino.
Oltre a ciò, quest’anno ha voluto fare il salto di qualità, progettando e allestendo autonomamente una maschera isolata di ispirazione ambientalista che ha partecipato alle sfilate accompagnata da un gruppo (organizzato da Legambiente Versilia e “Ricicla Market”) che, indossando maschere semplici allestite con materiali di riciclo, ha attirato ulteriormente l’attenzione sul messaggio lanciato dal nostro Matteo.
La sua maschera infatti, intitolata “Uomo snaturato”, rappresenta la radice di un albero sradicata dalla terra e malridotta per colpa dell’inquinamento, così come alcune figure simbolo che la adornano: tutto ciò per effetto della distruzione dell’ecosistema, in un mondo in cui il rapporto uomo-ambiente è sempre più problematico. La maschera di Matteo, presentata fuori concorso, ha attirato l’attenzione del pubblico sia per l’originalità che per il messaggio ecologico che voleva trasmettere, e se ne sono occupati anche i giornali locali dedicandogli alcuni servizi, primo fra tutti il quotidiano toscano “Il Tirreno”.
Abbiamo raccolto una dichiarazione del nostro amico in merito a questa sua creazione: “Una rinascita che accompagna ormai da un anno la mia vita. Un progetto che dentro me segna il senso della resistenza, della disobbedienza e della speranza. Mi affascina sempre come un’idea nasce e si evolve. Questa ha radici lontane e non sarebbe sbocciata senza la presenza di alcune persone. La mia famiglia tutta che mi sostiene con amore da lontano, affrontando il peso della lontananza. Chiara con cui amo sporcarmi le mani e condividere idee e sentimenti. Tutte le persone che si sono accollate ore di telefonate per far nascere nel giusto modo questo alberello.”
Ma il nostro Matteo ama molto lavorare con la cartapesta e con i materiali di riciclo e quindi, oltre che i carri e le maschere di carnevale, sa creare pure delle belle ed originali lampade che più volte ha messo in esposizione anche dalle nostre parti. Ma ultimamente ha partecipato persino alla prestigiosa Mostra dell’Artigianato di Firenze, la cui 81a edizione si è svolta nella Fortezza da Basso dal 22 aprile al 1° maggio (quindi anche in coincidenza con la nostra Festa dei Fiori), dove in un suo stand ha messo in mostra le sue più belle creazioni.
I nostri complimenti al nostro bravo concittadino Matteo Raciti, che sta sapendo portare anche in terra toscana l’estro e l’inventiva siciliani.
E lunga vita a Re Carnevale e ai suoi seguaci!
Nino De Maria