Mostre / Da oggi al 5 novembre a Siracusa esposte oltre 100 foto di Steve McCurry che immortalano le conseguenza della guerra sull’uomo

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 Il fotoreporter e fotografo americano, Steve McCurry, conosciuto ai più per la fotografia “Ragazza afgana” pubblicata come copertina a giugno del 1985 sul National Geographic Magazine, espone i suoi lavori in una mostra dal nome “Icons” dall’1 luglio al 5 novembre a Siracusa.

L’esposizione avrà luogo nell’ex convento di San Francesco D’Assisi, in via Gargallo, riaperto dopo anni di chiusura e di restauro. La mostra è promossa dal Comune di Siracusa e organizzata da Civita Mostre in collaborazione con Civita Sicilia e SudEst57.

Saranno esposti più di 100 scatti realizzati da McCurry. Le sue fotografie mostrano le conseguenze umane della guerra, i volti sconvolti da ciò che la guerra ha distrutto. Questo grande fotografo ha realizzato scatti durante alcuni conflitti internazionali, tra cui le guerre in Iran – Iraq, Beirut, Cambogia, Filippine, Afganistan, Guerra del Golfo.

Il grande fotografo Steve McCurry

Egli ha visto con i suoi occhi cose terribili, bambini senza genitori a causa della guerra, gente senza casa e abbandonata a sé stessa senza acqua e senza cibo. Ha attraversato i confini della lingua e della cultura e ha vissuto il suo percorso tra povertà e guerra.

Riportiamo  qui le sue parole: “La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente. Cerco il momento in cui si affaccia l’anima più genuina, in cui l’esperienza s’imprime sul volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che può essere una persona colta in un contesto più ampio che potremmo chiamare la condizione umana. Voglio trasmettere il senso viscerale della bellezza e della meraviglia che ho trovato di fronte a me, durante i miei viaggi, quando la sorpresa dell’essere estraneo si mescola alla gioia della familiarità”.

Michela Abbascià

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