Giovedì 17 agosto, con la novena predicata da padre Leandro Xavier
Rodriges nel Santuario di Valverde, iniziata con la recita del Rosario e proseguita con i vespri e con la celebrazione della Santa Messa, si è dato il via alla preparazione della tradizionale festa della Madonna.
Durante l’omelia padre Leandro ha spiegato che la Madonna si presenta nelle diverse culture, in diverse situazioni, nelle varie esigenze di ognuno di noi; ha ricordato la vicenda della conversione del brigante Dionisio e sottolineato come il cammino di conversione richieda coraggio.
A Valverde, adagiata alle falde dell’Etna, secondo la leggenda, avvenne un prodigio che segnò per sempre la storia e la fede delle popolazioni locali: la Vergine Madre di Dio convertì il brigante Dionisio nel giugno dell’anno 1038. Un umile viandante, di nome Egidio, salendo per l’altipiano della antica “Vallis Viridis”, si vide sbarrare la strada da Dionisio. Questi, come era solito, stava per colpire la sua vittima , quando una voce misteriosa lo fermò “Dionisio, Dionisio, non toccare il mio devoto servo… deponi quell’arma e cessa di condurre codesta vita di brigantaggio”. Era La Vergine Maria. Dopo quelle parole Dionisio gettò via l’arma, chiese perdono ad Egidio, e si convertì. Dionisio cambiò vita radicalmente.
Un giorno era nella sua grotta, mentre pregava e piangeva la sua vita passata di brigantaggio, la Vergine Maria gli apparve un’altra volta e gli manifestò il desiderio della costruzione di un Santuario in suo onore. Il luogo verrà indicato da Lei stessa. Dionisio organizzò un grande pellegrinaggio e uno stuolo di gru che volteggiava nel cielo apparve agli occhi di tutti; era il segno, la Vergine aveva indicato il luogo della costruzione. La costruzione iniziò ma venne a mancare l’acqua. La Vergine Maria apparve di nuovo a Dionisio e gli parlò: “Batti sulla roccia della tua grotta”; e subito scaturì l’acqua, che servì per la costruzione del tempio. Molta gente prendeva la stessa come medicina e veniva curata.
Nella notte che precedeva l’ultima domenica d’agosto dell’anno 1040, con il tempio ormai ultimato, Dionisio si trovava a pregare quando gli apparve ancora la Madonna. Il giorno dopo la celestiale visione era rimasta impressa su di un pilastro della chiesa. Valverde da quel momento diventò meta di pellegrinaggi e fino ad oggi la gente si ricorda e contempla con fede tale prodigio.
Le celebrazioni in vista della festa sono proseguite, venerdì 18, con la giornata della penitenza, sabato 19 con la giornata della gioventù, alla quale però, oltre al gruppo parrocchiale – che ha anche partecipato alla Messa con canti , pochi erano i giovani presenti. La Messa si è conclusa con la consegna di un bigliettino ai giovani, con l’invito a partecipare agli incontri che si riprenderanno da domenica 10 settembre in Santuario e che riportava la scritta:
“Rischia! Chi non rischia non cammina.
– Ma se sbaglio?
– Benedetto il Signore! Sbaglierai di più se rimani fermo. Quindi Rischia! Papa Francesco”.
Domenica 20 si è svolta la giornata del pellegrino e del servizio ecclesiale, lunedì 21 la giornata del suffragio, martedì 22 la giornata degli sposi, oggi, mercoledì 23, è la giornata dei bambini , giovedì 24 la giornata degli ammalati e delle persone anziane, venerdì 25 la giornata della preghiera delle vocazioni.
Sabato 26 si proseguirà con la solenne svelata della Madonna , domenica la Sua Festa che inizierà con il tradizionale pellegrinaggio di fede della “Città di Nicolosi” che scioglie il voto annuale e rinnova il suo attaccamento alla Madonna di Valverde.
Graziella De Maria