Acicatena / Domenica 17 l’ex “Cine Savoia” sarà intitolato a Orazio Vecchio, fondatore de “La Voce dell’Jonio”

0
130

Domenica 17 alle 11, l’ex cinema Savoia di Aci Catena, sito in via IV Novembre n.16, a pochi metri dal piano Umberto, sarà intitolato al prof. Orazio Vecchio, già sindaco della città dal 1956 al 1968 e dal 1985 al 1988, fondatore, editore e poi direttore e da sempre anima de “La Voce dell’Jonio”.
La cerimonia-evento, organizzata dal Comune di Aci Catena e dalla famiglia Vecchio, prevede: la scopertura della targa posta all’ingresso dell’auditorium; l’indirizzo di saluto del sindaco Nello Oliveri, che è stato il primo a lanciare l’idea di ricordare in tal modo il prof. Vecchio; la relazione – testimonianza dell’ex sindaco Nino Quattrocchi; l’audizione di brani di comizi e la lettura di brevi passi, nonché l’esposizione e la proiezione di fotografie sulla vita politico-amministrativa del prof. Vecchio.

Di lui pubblichiamo una sintesi della biografia che corredava la documentazione a sostegno della delibera di intitolazione, assunta l’anno scorso dalla Giunta Mesano.

Laureato in Matematica e Fisica, insegnante, Orazio Vecchio partecipò attivamente all’azione politica appena rientrato dalla guerra, dove era stato impegnato come ufficiale. Nelle prime elezioni amministrative del 1946 e nelle successive del 1952, 1956, 1960 e 1964 fu eletto al consiglio comunale di Acicatena per il partito della Democrazia Cristiana. Nell’amministrazione del sindaco Tropea ricoprì la carica di vice-sindaco e nel 1956, 1960 e 1964 fu eletto dal consiglio alla carica di sindaco.

Furono anni di intensa attività amministrativa. Vale ricordare alcune realizzazioni che migliorarono di molto la vita della comunità catenota: la costruzione del plesso della scuola elementare, le prime case popolari, la via Circonvallazione, la copertura del torrente Lavinaio, la “Casa della Madre e del Bambino” all’interno del palazzo Riggio, la rete telefonica urbana, l’istituzione della scuola media, la Sagra del limone verdello.

Nel 1960, rimasto vedovo della moglie Maria con sei figli dai 14 ai 2 anni, riuscì a non rallentare il proprio impegno di amministratore pubblico, attingendo alla sua profonda fede, alla ricca riserva di energie e alla grande forza di volontà. Ispirò il suo impegno pubblico, come del resto la sua vita, alla limpidezza dei comportamenti e privilegiò sempre i più bisognosi.

Nel 1966 ritenne opportuno lasciare l’attività politica. Salvo un periodo di amministratore pubblico come presidente dell’Istituto sperimentale di agrumicoltura di Acireale (1968-1972), passò a dedicarsi più direttamente a iniziative ecclesiali e soprattutto al giornalismo, intensificando il suo impegno alla guida del periodico cattolico “La Voce dell’Jonio”, che aveva fondato nel 1958 e diresse fino a pochi anni prima della scomparsa.

Nel 1985, accogliendo la sollecitazione di gruppi di cittadini, accettò di ritornare alla politica e fu eletto nuovamente sindaco, dimostrando ancora il suo alto senso civico e il suo grande spirito di servizio. Non concluse il mandato, rinunciando nel 1988 per motivi di salute.

Negli ultimi anni si dedicò principalmente alla famiglia e al giornalismo, fino agli ultimi mesi di vita. Morí il 22 novembre del 2003.

La comunità di Acicatena lo ha sempre visto come un esempio di cittadino, amministratore pubblico e padre di famiglia.

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email