Tempo di Natale – 2 / Grande afflusso di visitatori alla riapertura al pubblico del settecentesco presepe “della Grotta”

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Nel pomeriggio di sabato 2 dicembre tantissimi acesi si sono recati nella chiesa di Santa Maria della Neve, meglio nota come “’a rutta” (la grotta), per partecipare alla cerimonia ufficiale di riapertura al pubblico dell’artistico presepe settecentesco. La chiesa venne realizzata, all’interno di una grotta lavica, da don Mariano Valerio e, quindi, aperta al culto il 24 dicembre 1752. Nel corso dei secoli il presepe si è ingrandito, arricchendosi di vari personaggi che si fanno ammirare per la bellezza espressiva dei volti, le pregevoli mani intagliate nel lego e l’accurata confezione dei costumi.

L’intervento del parroco don F.Mazzoli

Quest’anno un apposito comitato organizzatore, guidato da don Francesco Mazzoli, ha approntato un ricchissimo programma di eventi, apertosi con il concerto inaugurale del coro “Voci dell’Arcobaleno”, diretto dalla maestra Giusi Nicotra coadiuvata dal m° Genesio Domenichini, che ha eseguito nove brani, quasi tutti del repertorio natalizio (in italiano ed inglese). All’inizio della manifestazione – a cui sono intervenuti il vescovo di Acireale, mons. Raspanti, il vicario generale, mons. Mammino, e il vicesindaco di Acireale Ardita – ha preso la parola don Francesco Mazzoli, dallo scorso mese di ottobre alla guida della comunità parrocchiale “Santa Maria della Neve”, il quale ha ricordato la figura di don Claudio Trovato (primo parroco dal 1948 al 1991) ed ha ringraziato il precedente parroco, don Giuseppe Russo, per l’opera svolta nella cura della chiesa. Un sentito ringraziamento ha poi rivolto ai fedeli della comunità di Santa Maria la Scala (di cui è pure parroco) per la collaborazione prestata nella sistemazione dei locali al fine della valorizzazione del presepe, voluto da don Mariano Valerio, ingrandito nel corso dell’Ottocento e successivamente oggetto di due interventi di restauro: il primo del ceroplasta Giovanni Strano agli inizi del ‘900, il secondo ad opera della Soprintendenza dei BB.CC. nel periodo 1979-1984. Don Francesco ha poi ribadito che il lavoro è ancora agli inizi: urge, infatti, un nuovo restauro dei pastori per poter trasmettere alle generazioni di domani questo autentico capolavoro.

L’esibizione del coro “Voci dell’Arcobaleno”

Al termine del concerto ha preso brevemente la parola il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, per ringraziare anzitutto coloro che per molti anni si sono presi cura della chiesa e dell’artistico presepe, cioè don Giuseppe Russo e Santi Coco con l’associazione “Tesori d’Aci”. Il vescovo ha poi evidenziato come occorra riparare il tetto crollato del vano sovrastante la grotta per evitare le infiltrazioni di umidità. Il progetto è molto oneroso dal punto di vista finanziario, ma già si è provveduto, in collaborazione con la Soprintendenza, ad effettuare i primi interventi. Per quanto concerne il presepe, l’auspicio del vescovo è quello che al termine del periodo natalizio i pastori si possano dismettere, come accadeva in passato, quando il presepe non era musealizzato, ma cambiava ogni hanno, perché “viveva” con la città. “Per il momento, però – ha precisato mons. Raspanti – non è possibile una soluzione del genere perché ci sono dei vincoli di legge che lo impedicono. Mi auguro poi che il gruppo che ha curato la sistemazione della chiesa si costituisca in confraternita per poter procedere uniti verso l’obiettivo del rinnovamento”.

La chiesa di S.Maria della Neve o “della grotta”

Il progetto di valorizzazione del presepe nasce da un’idea di due dinamiche donne, Paola Riccioli e Giuliana Pistarà. La prima ci racconta che, di ritorno da un viaggio a Napoli, si sono chieste perché non valorizzare l’artistico presepe acese e si sono fatte avanti: “Abbiamo esposto questo nostro progetto al vescovo, il quale si è mostrato subito interessato; dopo la nomina di don Francesco quale nuovo parroco, abbiamo avviato il nostro progetto, che oggi vede i primi risultati, grazie al supporto di tantissime persone. Dal punto di vista strutturale, siamo intervenuti anzitutto per evitare che piova all’interno della chiesa. Molti poi hanno dato il loro contributo volontario alla pulizia dei locali della chiesa e della sagrestia, che sono stati anche ritinteggiati. Salvo Iannuli ha provveduto alla sistemazione della statua di San Giuseppe. Gli artisti che si esibiranno nelle diverse serate in programma, inoltre, verranno a titolo gratuito, così come la stampa delle “brochure” e gli addobbi floreali che ci sono stati generosamente offerti. Una fabbrica di cioccolato ha offerto una degustazione al termine del concerto inaugurale. L’obiettivo finale del nostro progetto è che il presepe possa autofinanziarsi, in vista del restauro dei pastori, con il pagamento del biglietto di ingresso (€ 1 per scuole, € 1,5 per gruppi di almeno 20 persone, € 2 per adulti) oppure attraverso donazioni di privati, club service o fondazioni”.

La chiesa e il presepe saranno visitabili dal 3 dicembre al 7 gennaio dalle ore 9 alle 12,30 e dalle ore 15 alle 20.

Guido Leonardi

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