Con la decima ‘perla’ della sua pregiata collana di libri, l’avv. Salvatore Trovato ci conduce ancora una volta alla riscoperta della nostra città, scorrendo un’altra delle sue zone più antiche, cioè il quartiere che gravita attorno alla chiesa San Domenico ed alla piazza omonima. Da narratore ormai navigato ma spontaneo, attraverso la propria prosa facile e scorrevole oltre che con l’immediatezza di chi ha conosciuto direttamente persone e cose, egli scorre quasi in una rassegna vie, piazze e vicoli della nostra città attraverso coloro che nel tempo l’hanno abitata. Il testo descrive ed illustra persone, cose e fatti del quartiere, esprimendo, anzi confermando da parte dell’autore, come per le precedenti pubblicazioni dell’ormai ricca raccolta, l’affetto per la città qual essa era già un cinquantennio fa, a riprova che la polvere del tempo non riesce a cancellare ciò che, pur ormai cronologicamente lontano, rimane, tuttavìa, attuale. Non si tratta di un quartiere periferico, bensì di un nucleo centrale della città, ubicazione di storici edifici, con quanto esso riesce ad esprimere ed a tramandare di un passato che tanto ha dato alla città in termini di lustro e del quale, dunque, occorre far dovuto tesoro. Persone, cose e fatti, che hanno segnato indelebili pagine di storia della città, riemergono, dunque, come in un caleidoscopio di ricordi ed emozioni. Politici, religiosi, civici amministratori e cittadini comuni vengono riproposti in una pur rapida benché esauriente carrellata; tutto ciò rappresenta un prezioso retaggio, che la città deve preservare. Non tutto, in effetti, è stato nel tempo convenientemente valorizzato e, pertanto, è auspicabile che anche quest’ultima ‘fatica’ dell’avv. Trovato possa costituire un valido contributo a che la città possa sciogliere le vele verso ulteriori luminosi traguardi. In tal senso, un certo risveglio si è per la verità registrato in città in questi ultimi anni attraverso l’agognato ripristino del Teatro dell’Opera dei Pupi di via Alessi, storica sede nella quale generazioni di concittadini hanno potuto assistere alle epiche ed entusiasmanti imprese dei Paladini di Francia, immortalate dai ‘Pupi’ del puparo Emanuele Macrì.
Nando Costarelli