Già da nove anni l’Ufficio di Pastorale Sociale insieme a varie associazioni che operano nel nostro territorio Liberacittadinanza, il Gruppo Abele, il Ser.T,la ComunitàPapaGiovanni XXIII,la CooperativaProspettiva,la Legaitaliana per la lotta contro l’Aids, Libera e gli Istituti Penali per i Minorenni, si occupa di approfondire con i ragazzi delle scuole superiori percorsi di legalità. Il tema affrontato quest’anno riguarda la droga e la mafia e attraverso un progetto a tappe si sono voluti fornire ai ragazzi strumenti per una presa di coscienza sul fenomeno della droga e della malavita e la conoscenza di enti ed organismi che avviano processi di recupero.
P. Marcello Pulvirenti ci ha illustrato i vari momenti che hanno caratterizzato l’attuazione di questo progetto. “Nel mese di novembre abbiamo fatto degli incontri di formazione con i referenti scolastici per fornire gli strumenti necessari per affrontare il tema nei vari istituti. Poi ai ragazzi delle diverse classi per fasce di età, secondo e terzo anno, quarto e quinto anno, è stato sottoposto un questionario da compilare in maniera anonima con domande sul tema da approfondire nel corso dell’anno. E’ stato poi proiettato un film o si è realizzata una drammatizzazione teatrale per suscitare un dibattito sull’argomento e poi in ogni scuola grazie ai referenti si sono analizzate tematiche specifiche inerenti al tema, rispettando la sensibilità e gli interessi dei ragazzi di ogni istituto. Quest’anno il tema è quello della droga; quindi nei vari istituti si indagano aspetti come la droga e i giovani, le dipendenze, la droga e la famiglia, la droga e la criminalità. Il 30 marzo in un incontro tra i vari istituti verranno presentati, attraverso delle relazioni, i contributi dei vari approfondimenti. Il 24 aprile poi durantela Festadella Legalità questi messaggi verranno consegnati alla città con stand in Piazza Duomo e un palco dove attraverso drammatizzazioni, canti ogni istituto farà partecipi tutti della propria analisi del tema”.
Il Dott. Enzo Dato responsabile di Liberacittadinanza si è occupato dell’analisi dei questionari dei ragazzi da cui sono emersi dati allarmanti sulla diffusione della droga ad Acireale.
“Quasi la metà dei ragazzi ha pratica con la droga. Non lo avvertono come un discorso illegale e dicono che ad Acireale è facile trovarla. Questi i dati che emergono dalle risposte dei ragazzi. Il più delle volte i genitori sono all’oscuro di tutto ciò, non c’è dialogo e un profondo distacco tra le generazioni. Emerge che circa il 33% oltre ad usarla è costretto anche a spacciarla. Dall’analisi dei questionari la situazione risulta grave.
Con questi percorsi a scuola i ragazzi diventano protagonisti e possono prendere coscienza, non è la classica lezione che lascia il tempo che trova, diventano attori nel percorso di costruzione della legalità”.
Laura Pugliatti