Carnevale di Viareggio / Il “Sig. Ego” dell’acese Matteo Raciti vince il concorso per le maschere isolate: “Un sogno da condividere”

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Matteo Raciti festeggia con gli amici acesi che sono andati a trovarlo a Viareggio

Il carnevale di Viareggio parla quest’anno un po’ acese. E lo fa in maniera ufficiale ed ai livelli più alti delle classifiche, grazie al nostro concittadino Matteo Raciti, che non è nuovo a queste imprese, dal momento che ormai da tre anni ha preso dimora nella città versiliana. L’anno scorso aveva partecipato al concorso delle maschere isolate con una sua creazione fuori concorso (originale e molto apprezzata dal pubblico), ma quest’anno ha fatto il salto di qualità, partecipando ufficialmente.

La sua maschera, intitolata “Al cospetto del Sig. Ego, ovvero la grande abbuffata dei social”, ha conquistato addirittura il primo posto, con l’apprezzamento, i complimenti e l’interessamento di pubblico, amici, social, media e stampa locale e nazionale. Il nostro Matteo ha voluto rappresentare un moderno Narciso, che ingozzandosi instancabilmente di “like”, emoticon e cuoricini fornitigli dai moderni social, ingrassa sempre più il proprio “ego”; è una chiara allegoria dell’uomo moderno che non riesce più a fare a meno di queste “braccia” che lo collegano al mondo in maniera potente e prepotente, fino a sopraffarlo in maniera quasi irreparabile. Matteo ha creato questa maschera facendo ricorso alla sua fervida fantasia connessa con un forte spirito di osservazione del tempo presente, ma anche grazie alla sua esperienza di abile manipolatore della cartapesta e dell’argilla (esperienza maturata anche negli anni di lavoro effettuati presso i cantieri dei carri acesi) ed alla sua laurea in architettura (presso l’Università di Catania – Dipartimento universitario di Siracusa, con una tesi sulle macchine da festa o fercoli religiosi).

Matteo Raciti festeggia con gli amici acesi che sono andati a trovarlo a Viareggio

E con la sua opera ha avuto ragione – pur essendo un debuttante nella sezione delle maschere isolate del carnevale viareggino – su una decina di altri soggetti in cui era possibile incontrare personaggi noti e meno noti di oggi e del passato, quali Paolo Villaggio, Federico Fellini, il dittatore nord-coreano Kim Jong-un ed il trio Renzi-Grillo-Salvini. Questo è per lui il primo passo della scalata alla carriera artistica viareggina, perché da quelle parti le cose funzionano così: il primo gradino sono le maschere isolate, poi ci sono le mascherate di gruppo ed a seguire i carri di seconda categoria, ed infine – il gradino più alto – le grandi creazioni dei carri di prima categoria.

La parata finale e la proclamazione dei vincitori delle varie categorie sono avvenute sabato 17 febbraio, perché il Carnevale di Viareggio non si ferma al martedì grasso e va avanti fino alla prima settimana di quaresima. Abbiamo contattato Matteo telefonicamente per sentire le sue sensazioni.

Matteo al lavoro per allestire la sua maschera

Ancora fortemente emozionato e felice per il risultato conseguito, ha voluto solo esprimere i suoi ringraziamenti “Ai miei genitori che mi sostengono, a mia sorella anima gemella, alla mia ragazza con cui condivido questa vita artistica e sentimentale, alla mia famiglia che mi sostiene e a quegli amici intimi che sono la forza e il motore dei miei pensieri.” Ed ha aggiunto: “Senza condivisione in fondo questa vittoria, questo sogno, perderebbe il suo valore.” Lo lasciamo con la promessa di risentirci e di farci una bella chiacchierata quando tornerà ad Acireale, la città d’origine a cui egli è profondamente legato.

Per la cronaca, negli ultimi giorni del Carnevale di Viareggio era presente nella città versiliana una delegazione acese composta dal sindaco Roberto Barbagallo, dall’assessore Antonio Coniglio, dal presidente della Fondazione del Carnevale Antonio Belcuore e dal direttore artistico del carnevale acese Giulio Vasta.

Nino De Maria

 

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