Sabato 24 e domenica 25 torna l’appuntamento con il FAI: in agenda l’apertura straordinaria di oltre 1000 luoghi della cultura. Ad Acireale si possono visitare il Centro di ricerca per l’Olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura (Crea) e la chiesa del Santissimo Salvatore (leggi anche: Dopo gli interventi di restauro, tornano alla luce gli affreschi “ritrovati” nella chiesa del SS.mo Salvatore) / Clicca qui per consultare l’elenco completo dei luoghi aperti in Sicilia.
Palazzi di antichi sovrani o luoghi della politica, isole e castelli, aree archeologiche, chiese e conventi: sabato 24 e domenica 25 marzo tornano le giornate Fai di Primavera, e con loro la possibilità di vedere aperti luoghi solitamente inaccessibili e spesso interdette al pubblico.
Oltre mille luoghi della cultura aperti in tutta Italia nel primo fine settimana di primavera, si legge dal comunicato stampa del Fai, grazie al lavoro costante e attento delle 120 delegazioni sparse sul territorio, degli 88 gruppi fai, degli 86 gruppi giovani e dei 7500 (sì, avete letto bene, settemilacinquecento volontari) che si impegnano tutto l’anno per far sì che l’appuntamento principe del Fondo per l’Ambiente possa coinvolgere quanti più beni e appassionati possibile.
Come sempre lo scopo delle Giornate FAI di Primavera è quello di celebrare le bellezze artistiche, ma anche di contribuire alla conservazione e valorizzazione dei beni, attraverso la raccolta fondi e l’iscrizione alla Fondazione, che permetterà ingressi dedicati e accessi prioritari riservati ai soci. In ogni luogo aperto verrà chiesto ai visitatori un contributo libero (preferibilmente da 2 a 5 euro) che sarà destinato al sostegno delle attività istituzionali del FAI.