Le lezioni di Anna Bella / Il romanzo e i suoi autori più importanti di tutti i tempi

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Il romanzo è un genere letterario che si traduce in un racconto in prosa di fatti inventati, la cui  struttura è generica, e contemporaneamente lo sviluppo storico è precipuamente dell’autore, in parte dipendente dalle idee delle singole epoche. Nasce nell’antichità greco-romana.
Della letteratura latina ne ricordiamo soprattutto due, eccellenti, il “Satyricon di Petronio e L’”Asino d’oro” di Apuleio: si potrebbero indicare come i precursori del romanzo moderno, che mira a dipingere la società nei suoi diversi ceti e aspetti.
Gli sviluppi del romanzo nei secoli sono piuttosto complessi, tuttavia, puntando lo sguardo sul XVIII secolo, quando s’afferma la classe borghese, notiamo come questo genere letterario ha il suo exploit.
In Inghilterra, Defoe esalta la classe mercantile con il “Robinson Crusoè”; Swift, con “I viaggi di Gulliver” , ed altri scrittori inglesi danno vitalità alla satira politica. Nello stesso tempo in Francia s’affermano i romanzi didattici e sentimentali di Rousseau, quelli filosofici di Voltaire, i romanzi di costume di Diderot, oltre che quelli esotici di Chateaubriand, Kipling, Conrad, ecc. In Germania, grande successo del romanzo sentimentale di Goethe, “I dolori del giovane Werter”, a cui segue in Italia “Ultime lettere di Jacopo Ortis” di Foscolo.
Il periodo del romanzo storico segna in Europa il momento culminante con Walter Scott in Inghilterra; in Italia, “I promessi Sposi” del Manzoni; in Francia, Victor Hugo. In epoca più recente, la Francia primeggia con Stendhal e Balzac, fondatore del romanzo moderno, ovvero maestro del  realismo. Flaubert,  Maupassant  e Zola, quest’ultimo rappresentante del naturalismo.
In Inghilterra, Dickens; in Italia, Nievo, Capuana, Verga; in Russia, Gogol, Tolstoi, Dostoievskj.
Nel Novecento, non si crede più nella possibilità di rappresentare la vita;  altre sono le concezioni della filosofia e della scienza. Thomas Mann, Kafka, Proust, Svevo, Joyce, Bulgakov , Hemingway, Camus, Moravia ed altri sono tutti più o meno indirizzati a valori simbolici, dopo la crisi dei valori reali; oppure seguono altre strade, specie i contemporanei.

Dan Brown

Dan Brown è il contemporaneo autore americano di vari best-seller internazionali, quali “Il codice da Vinci”, “Angeli e demoni” e altri.  “Origin” è pubblicato in Italia nel 2017 da Mondadori : una nota preliminare della Casa editrice avverte che il libro è “un’opera di fantasia”, per cui “qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone è assolutamente casuale .”
Un’altra nota dell’Autore è la seguente: ”Tutti i riferimenti in questo romanzo a opere d’arte e di architettura, luoghi, organizzazioni religiose e fatti scientifici sono reali.” Lo scrittore ama la scienza e per mezzo di essa vorrebbe dare un’interpretazione di eventi naturali e così via.
Protagonista del romanzo è Robert Langdon, professore di simbologia ( ovvero scienza, studio dei simboli e dei valori simbolici ) e iconologia (studio dei valori simbolici delle opere d’arte figurative: pittura, scultura, ecc  ) ad Harvard: si reca a Bilbao, invitato dal museo Guggenheim, per un evento eccezionale, promosso da Edmond Kirsch, miliardario e futurologo, uno dei primi suoi studenti , suo amico da vent’anni, che svelerà la risposta alle domande: da dove veniamo? Dove andiamo? Tutti gli invitati sono storditi dalla presentazione del futurologo, quando all’improvviso si scatena il caos e contemporaneamente cade la stupefacente rivelazione. Scompare del tutto Kirsch. Langdon assieme ad Ambra Vidal, direttrice del museo, che ha collaborato con Kirsch, devono sparire da Bilbao, terrorizzati dall’incubo di un nemico, legato forse al Palazzo reale di Spagna, intenzionato a far tacere Kirsch, tuttavia non rinunciano a decifrare gli indizi che finalmente faranno scoprire la scoperta di Kirsch. Le avventure di Langdon si svolgeranno a Bilbao, Madrid e Barcellona, tra capolavori d’arte e simboli da rebus.
Si profila nel romanzo il dilemma angoscioso tra fede e scienza, l’enigma dell’intelligenza artificiale, le novità delle scoperte della tecnologia. Nella conclusione, riflette Ambra Vidal su alcuni principi di Edmond Kirsch: “L’amore non è un’emozione finita.”  Non ne abbiamo una quantità limitata da condividere.” I nostri cuori creano amore perché ne abbiamo bisogno.”  Langdon e Ambra vanno ciascuno per la propria strada. Langdon ha un colloquio con Padre Bena nella ‘Sagrada Familia’, basilica di giorno piena di vita; questi afferma: “Dobbiamo smettere di rigettare le scoperte scientifiche ….. .. di condannare i fatti dimostrabili. Dobbiamo diventare un alleato spirituale della scienza per aiutare l’umanità a costruire un contesto morale  … anziché distruggerci .”

Anna Bella