Volontariato / Il Csve conferma l’impegno tra i detenuti anche per il 2019. Prima tappa il carcere minorile di Bicocca

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Proseguirà anche nel 2019 l’azione “volontariato nell’area penale” del Centro di servizio per il volontariato etneo, che conferma così la sua azione a sostegno delle organizzazioni che operano nell’area penale: non solo le iniziative nelle carceri, ma anche le collaborazioni con l’UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) e USSM (Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni).
Il primo appuntamento del nuovo progetto annuale – informa una nota stampa – si è svolto ieri, mercoledì 2 gennaio, in virtù di un’iniziativa di solidarietà organizzata dal CSVE all’interno dell’Istituto Penitenziario Minorile di Bicocca, che ha visto la partecipazione di volontari appartenenti alle associazioni Amici di Librino, Clown Senza Frontiere, Fondazione Cirino La Rosa, Mani Tese Sicilia, Metacometa, Mettiamoci in Gioco. Nel corso della mattinata, gli operatori del CSVE hanno messo a disposizione della Direzione del Carcere due completini da calcio che potranno essere utilizzati dai giovani detenuti e dai volontari delle Associazioni che periodicamente organizzano le partite nella struttura.
Dopo la consegna, volontari e detenuti hanno indossato i completini e giocato una partita inframmezzata delle divertenti “incursioni” dei Clown Senza Frontiere. L’incontro ha anche offerto l’occasione alle associazioni per concordare con la direttrice del carcere, Maria Randazzo, i prossimi appuntamenti, costituiti da partite di calcio, laboratori di educazione ambientale, attività di animazione per i figli dei detenuti e spettacoli teatrali.
“La partita è un’occasione di incontro iniziale nell’ambito di un’iniziativa che rientra nel progetto annuale previsto in continuità con gli anni passati – commenta il presidente del CSVE, Salvo Raffa – a supporto di quelle associazioni che di fatto operano all’interno delle strutture carcerarie: anche nella programmazione il centro continuerà a mettere a disposizione risorse e mantenere come ambito privilegiato di collaborazione le reti di supporto che operano nelle carceri, attraverso quelle convenzioni relative alle pene alternative quali la messa alla prova e l’esecuzione penale esterna. Si tratta così – prosegue – di dare ai detenuti una possibilità di riscatto e reinserimento che come mondo del volontariato vogliamo continuare ad assicurare tanto all’interno quanto all’esterno delle strutture carcerarie per proseguire nella strada della giustizia di comunità”.

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