Sisma di Santo Stefano – 13 / A Zafferana ordinanze di sgombero per quasi cento edifici

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Sono già quasi un centinaio – recita un comunicato dell’ufficio stampa del Comune di Zafferana – le ordinanze di sgombero firmate dal sindaco, nonché sub commissario per l’emergenza post terremoto, Alfio Vincenzo Russo che sanciscono l’inagibilità, totale o  parziale, degli edifici a seguito dei danni arrecati dal sisma dello scorso 26 dicembre 2018.
I proprietari degli immobili inutilizzabili potranno così attingere al Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) la cui entità varia a seconda del numero che compone il nucleo familiare.

Intanto, sono 1.322 i sopralluoghi già eseguiti per la verifica dell’agibilità degli immobili nel territorio zafferanese (soprattutto nelle frazioni maggiormente colpite dal movimento tellurico e cioè Fleri, Poggiofelice e Pisano) a fronte delle 2.289 richieste. Ne restano da eseguire, quindi, 967 stando al report diramato dal C.O.C. il 7 gennaio.
Gli immobili agibili, al momento, sono 566, quelli parzialmente agibili 364 e 392 gli edifici inagibili. Il numero degli sfollati si è attestato sulle 501 unità alloggiate negli Hotel di Zafferana Primavera (177), Emmaus (97), Airone (159), B&B Sotto i Pini, Madonna degli Ulivi (47) e Villa Itria (4) di Viagrande, Art Capomulini (3) di Acireale.

La via Vittorio Emanuele, strada principale che attraversa l’abitato di Fleri, resta ancora chiusa per alcune criticità post terremoto non ancora del tutto risolte. E proprio quello della viabilità resta un nodo importante da sciogliere, considerando peraltro la riapertura delle scuole.

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