In occasione del 30° anniversario dell’Ordinazione episcopale, abbiamo intervistato il Vescovo di Acireale, arcivescovo Pio Vittorio Vigo.
Quando si arriva a tappe importanti come questo Suo trentesimo anniversario di ordinazione episcopale è importante trarre un bilancio…
“In questi anni ho conosciuto diverse realtà di Chiesa perché sono stato in più Diocesi: Catania i primi quattro anni, dodici anni a Nicosia, poi Monreale e infine Acireale. Quello che mi ha sempre colpito è stata la fede della gente nelle varie realtà di Chiesa che ho incontrato, dalle persone di spiritualità molto elevata a persone semplici, ma anch’esse di molta fede, soprattutto le persone anziane e malate che dedicavano tutto il giorno alla preghiera, questa è stata fin dall’inizio, una testimonianza molto consolante. Questo mi accompagnato in tutto il ministero. Certamente difficoltà non ne sono mancate, in ogni diocesi ci sono realtà di sofferenza e problemi non facili da risolvere, soprattutto per la mancanza numerica di preti e in qualche caso anche per la difficoltà della dedizione totale del sacerdote nella missione; questo portava difficoltà e disagio e sofferenza non solo a me come Vescovo, ma anche alla gente. Ci sono delle mancanze e dei limiti e questi ce li portiamo dietro con la certezza della Misericordia di Dio e della comprensione dei fedeli. Mi sono sempre sentito sostenuto sia dall’affetto della gente sia dalla preghiere della gente in tutti i momenti del mio ministero. Momenti molto belli del mio ministero sono stati quelli delle Ordinazioni Sacerdotali, una grande consolazione all’interno della Chiesa”.
Nel suo ministero apostolico grande importanza è sempre stata data alla missione, nell’adempimento dell’invito di Gesù ad “andare in tutto il mondo a predicare il Vangelo”. Può raccontarci questa sua esperienza?
“L’apertura missionaria è stata un’esperienza molto significativa. Ho trovato la Diocesi di Nicosia aperta alla Missione, lì c’era un prete diocesano che operava in Tanzania; ho trovato quindi già una predisposizione alla Missione che è cresciuta sempre di più con interesse a collaborare e a partecipare al suo lavoro in terra di missione. E poi anche nelle altre Diocesi ho riscontrato la sensibilità a un’apertura missionaria, anche a Monreale ho continuato a sostenere la missione in Tanzania e i parroci che sono stati lì con me hanno poi continuato questa esperienza. E poi l’apertura missionaria anche verso il Brasile. Anche qui ad Acireale ho trovato una grande sensibilità a questa realtà; è da otto anni che sono qui in Diocesi, la Missione arricchisce la nostra fede, lo spirito di solidarietà e di attenzione agli altri”.
Laura Pugliatti