La nostra giovane collaboratrice Eugenia Castorina, alunna del Liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, ha individuato cinque motivi per partecipare alla Notte nazionale del Liceo classico celebrata pochi giorni fa. Ve li proponiamo “a posteriori” perché identificano comunque il clima che si vive nei licei classici, anche nei “giorni normali”.
L’istituto “Gulli e Pennisi” è il luogo di nascita della Notte nazionale del Liceo classico; l’unicità di questa sta nell’essere un evento culturale scolastico di portata nazionale, in quanto da cinque anni è ufficialmente riconosciuto dal MIUR e ha luogo in 433 licei d’Italia.
Tutti quelli che pensano che sia una serata “noiosa”, provino a parteciparvi, perché l’insieme saprà sorprendervi e di sicuro vi lascerà un segno. Soprattutto dell’energia e dell’impegno che mettono gli studenti nel dar vita a questa festa.
- Passare una serata diversa: La serata è animata da danze, recite, canti e tanti progetti, quindi le sorprese non mancano. Un’occasione per riscoprire le radici della nostra civiltà, e conoscere, per bocca degli alunni, i grandi personaggi che hanno reso l’Italia ricca di storia e le hanno conferito una bellezza culturale e artistica senza eguali. Il Liceo classico è la scuola-culla del passato, dove l’importanza delle tradizioni e l’amore per la cultura e l’arte continuano ad essere tramandati e tenuti in vita dai giovani alunni.
- Cultura a 360° gradi: Sfatiamo il mito che al classico le materie scientifiche si studiano male. Durante l’evento sono presenti aule tematiche dedicate anche alle materie scientifiche con tanto di angolo “laboratorio” dove gli studenti coinvolgono gli spettatori con dimostrazioni pratiche improvvisandosi chimici e fisici.
- Atmosfera giovanile: Una serata preparata da studenti per studenti, ma anche per curiosi o nostalgici ex-alunni. La maggior parte del pubblico inevitabilmente è giovane, il che rende l’evento un’occasione per incontrarsi con amici o anche fare nuove conoscenze.
- Orientamento: I potenziali alunni che intendono iscriversi al liceo classico hanno l’occasione di vedere con i propri occhi, di toccare con mano, la preparazione che dà la scuola. Dietro lo studio di lingue “morte”, che tuttavia sopravvivono nella nostra odierna lingua, e le traduzioni di versioni, il classico insegna all’alunno il ragionamento, la conoscenza di sé e del mondo. Lo studio dei classici sviluppa soprattutto nell’alunno una spiccata curiosità per ciò che lo circonda e per ciò che c’è ancora da scoprire.
- Un tuffo nel passato attraverso la scenografia: Labirinti, grotte, paesaggi. La scenografia è curata con attenzione e il risultato finale che si osserva costituisce delle piccole opere d’arte (con tanto ingegno dietro) che sanno stupire lo spettatore e ricreare con naturalezza l’ambiente desiderato e farci sentire catapultati indietro nel tempo.
Eugenia Castorina
(alunna del Liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale)