Canto al Vangelo ( Lc 6,23 )
Alleluia, alleluia. Rallegratevi ed esultate, dice il Signore, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Alleluia
Vangelo ( Lc 6, 17.20 – 26 )
In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici,
si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran
moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro
e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi
insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio
dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra
ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri
con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti
agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore
Riflessione
La Liturgia di questa domenica presenta il
brano del vangelo di Luca nel racconto delle Beatitudini. Nel vangelo di Luca le beatitudini sono rivolte a
coloro che hanno scelto di seguire Gesù, cioè, i suoi discepoli: “Ed Egli,
alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: “Beati voi, poveri, perché
vostro è il regno di Dio…”. Gesù si rivolge a quei discepoli che hanno lasciato
tutto per seguirlo perché hanno scoperto quel tesoro nascosto e vogliono seguirlo pienamente, abbandonando tutto
ciò che impedisce loro di farlo. Si rivolge a quei poveri che hanno abbandonato quella ricchezza falsa fatta della
pienezza di sé, dei propri preconcetti e convinzioni, dei diversi egoismi che
chiudono all’accoglienza della Parola, quei poveri
che hanno fame e sete della giustizia
di Dio, cioè, del suo amore. A
questi poveri Gesù rivela il suo
Regno, cioè, il suo amore, e di questo amore questi sono saziati e vivranno
nella gioia piena dei figli di Dio, come ricorda il Salmista biblico nel Salmo
Responsoriale di questa domenica: “Beato l’uomo che confida nel Signore. Beato
l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei
peccatori, e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore
trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. E’ come albero piantato
lungo corsi d’acqua; che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono,
e tutto quello che fa, riesce bene. Non così, non così i malvagi, ma come pula che
il vento disperde; poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la
via dei malvagi và in rovina”.
Gesù indica la strada a coloro che lo ascoltano e vogliono davvero seguirlo per
vivere il suo amore: la preghiera fiduciosa, umile che rende ricchi i poveri,
la preghiera di chi sa alzare lo sguardo per incontrare lo sguardo di Dio: “Ed
Egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: “Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio”.
Letizia Franzone