L’inizio di questo nuovo anno ha visto, nei giorni 3 e 4 gennaio, l’incontro dei Direttori e dell’équipe degli Uffici Catechistici delle diocesi siciliane a Trabia (Palermo), attorno ad un tema di grande attualità ed importanza: gli Orientamenti pastorali “Educare alla vita buona del Vangelo”,che i Vescovi Italiani hanno consegnato alle nostre chiese locali per il prossimo decennio 2010/2020 . Dopo l’apertura dei lavori da parte di mons. Salvatore Muratore, Vescovo delegato per la catechesi dalla Conferenza Episcopale siciliana, e l’introduzione al Convegno di don La Melia, vice direttore regionale, i circa settanta partecipanti hanno avuto modo di ascoltare la presentazione degli Orientamenti, attraverso la competente relazione del prof. Giuseppe Savagnone, chiamato dagli stessi Vescovi ad esprimere il proprio parere nella fase elaborativa del Documento.
È significativo che, nella sua presentazione, Savagnone abbia voluto sottolineare, un po’ provocatoriamente, due aspetti: ciò che il Documento “dice” e ciò che, invece, “non dice”. Sicuramente gli Orientamenti si pongono come un testo “incompiuto”, che vuole stimolare la creatività delle chiese diocesane, invitate ancora una volta a guardare a Cristo come a quel modello di umanità, di “vita buona”, nel senso più profondo del termine, che solo può dare senso e pienezza di vita agli uomini e alle donne del nostro tempo. Da questo riferimento all’unico Maestro, le comunità cristiane dovrebbero essere capaci di concretizzare un’azione educativa che sappia “suscitare il desiderio”,che sappia creare reti di collaborazione con le diverse comunità educanti (famiglia – scuola – parrocchia – associazioni), che sappia fare delle scelte prioritarie, prime fra tutte quella di una vera iniziazione cristiana, di una formazione permanente di adulti e famiglie, della promozione di nuove figure educative.
È stato sottolineato ,con grande schiettezza, che il rischio a cui si va incontro sia quello che anche questi Orientamenti, come i precedenti, non riescano a passare dal “piano nobile” delle buone intenzioni al “piano terra” della pastorale ordinaria delle nostre parrocchie. Proprio per scendere sul terreno concreto delle nostre realtà locali, uno spazio importante nelle due giornate è stato dato ai Laboratori, momenti in cui i membri delle diverse équipe diocesane si sono confrontate, condividendo problemi ed esperienze, sui quali nuove luci e piste da percorrere sono venute dalle relazioni presentate nelle due giornate: quella della prof. Sirna, docente dell’Università di Messina, su “Le alleanze educative per una pastorale integrata”, quella del prof. Don Giuseppe Alcamo, Direttore dell’Ufficio Catechistico Regionale su “ La formazione degli educatori”, e quella finale su “Il valore educativo della Parola di Dio”.
Al termine del Convegno, l’auspicio che ci siamo reciprocamente consegnato è quello del card. Bagnasco nella presentazione degli Orientamenti: che “le nostre comunità, parte viva del tessuto sociale del Paese, divengano sempre più luoghi fecondi di educazione integrale”.
Barbara Sgroi