Colori vivaci, scenari affascinanti, musiche coinvolgenti: la tipica favola dal lieto fine, romantica e con principi positivi da trarre. Il film Aladdin rappresenta tutto questo e riesce ad attrarre giovani, adulti ed anche i più piccoli, particolarmente divertiti da un Genio della lampada, Will Smith, simpatico ed ironico al punto giusto. La favola della Disney ha preso “consistenza”, ha sostituito i suoi personaggi animati con attori in carne ed ossa ed è stata proiettata nelle sale cinematografiche. Ambientata ad Agrabah, la storia del ragazzo povero, Aladino, interpretato da Mena Massoud, che ruba per mangiare e poi dona ciò che ha rubato ai bambini, si snoda tra il mercato, caotico e ricco di vita ed il palazzo del Sultano, di cui veste i panni Navid Negahban.
Dopo aver incontrato e tolto dai guai la bella principessa Jasmine, l’attrice Naomi Scott, il ragazzo non riesce più a starle lontano e con la sua scimmietta Abu comincia l’avventura che lo conduce alla conoscenza del Genio della lampada. Lo stregone Jafar, Marwen Kenzari, manderà, infatti, Aladino nella pericolosa spedizione all’interno della grotta in cui si trova la lampada magica, per recuperarla. Un susseguirsi di ritmi, incalzanti e scanditi dalla musica, proprio come un musical, vedrà muoversi i protagonisti tra identità nascoste e momenti romantici da sogno al chiaro di luna. Perfino il Genio, tutto blu e muscoli, trova la sua metà con Dalia, Nasim Pedrad, la dama di compagnia di Jasmine, che ha la capacità, come le donne intraprendenti di oggi, di progettare il futuro, compreso il numero di figli suoi e del Genio. E ancora il ruolo della donna, con le sue capacità di leader, di guida, viene sottolineato nella determinazione di Jasmine di condurre il suo popolo diventando Sultano, sebbene il padre l’abbia tenuta ben protetta a Palazzo per eccesso di cure.
Sono 128 minuti di piacevole visione, trascorsi seguendo una trama dai contorni leggeri e rilassanti, arricchita dalla colonna sonora di Alan Menken, tra gli scenari della Giordania, in particolare nel deserto di Wadi Rum, e le ambientazioni dei Longcross Studios nel Regno Unito.
Rita Messina