Unicef, in collaborazione con l’azienda sociale colombiana Conceptos Plasticos, ha annunciato di aver avviato i lavori di costruzione di una fabbrica – la prima nel suo genere – che convertirà i rifiuti in plastica raccolti in Costa d’Avorio in mattoni di plastica modulare.
Questi mattoni, facili da assemblare, economici e resistenti, saranno impiegati per costruire aule scolastiche, quanto mai necessarie nel Paese africano. La Costa d’Avorio ha bisogno di 15mila aule per garantire a tutti i bambini la possibilità di andare a scuola.
“Questa fabbrica – spiega il direttore generale dell’Unicef Henrietta Fore – sarà all’avanguardia per soluzioni intelligenti e replicabili su scala per alcune delle maggiori sfide per l’istruzione che i bambini e le comunità africane affrontano. Il suo potenziale è triplice: un numero maggiore di aule per i bambini in Costa d’Avorio, rifiuti in plastica ridotti nell’ambiente e possibilità di guadagno aggiuntivo per le famiglie più vulnerabili”.
Grazie alla plastica raccolta nelle zone inquinate di Abidjan e dintorni, saranno costruite 500 aule che ospiteranno nei prossimi due anni oltre 25mila bambini.
“Una delle maggiori sfide che i bambini in età scolare ivoriani affrontano è la mancanza di aule – spiega Aboubacar Kampo, rappresentante di Unicef –. Queste non esistono, o, quando esistono, sono sovraffollate, rendendo l’apprendimento un’esperienza difficile e spiacevole. In alcune aree, per la prima volta, i bambini dell’asilo che vivono in quartieri poveri potranno entrare nelle aule con meno di altri 100 studenti. Bambini che non avrebbero mai pensato che ci sarebbe stato un posto per loro a scuola potranno apprendere e crescere in un’aula nuova e pulita”.
Fonte: Sir