Preghiera e composta allegria, in puro stile francescano, hanno caratterizzato la veglia svoltasi nella piazza Duomo di Acireale la vigilia della solenne beatificazione di fra’ Gabriele Maria Allegra.
L’inizio della veglia è stato segnato dall’arrivo dell’effigie della Madonna della Ravanusa, tanto cara a padre Allegra e da lui tanto venerata, proveniente da San Giovanni La Punta. Con un corteo di macchine, partito proprio dalla chiesa Madre di San Giovanni La Punta e che, lungo il percorso, aveva fatto tappa ad Aci Bonaccorsi, Aci Sant’Antonio e Acicatena, la sacra effigie era arrivata alla chiesa francescana di San Biagio ad Acireale, e da qui il corteo era proseguito a piedi, con la sacra icona preceduta dal vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti, dall’arcivescovo emerito di Hong Kong cardinale Joseph Zen Ze-Kiun e da un numeroso gruppo di frati francescani. Erano pure presenti il sindaco di San Giovanni La Punta dott. Andrea Messina, varie autorità civili e militari e numerosissimi puntesi, che avevano seguito la loro amata Madonna in questo pellegrinaggio.
La veglia si è articolata in quattro momenti di spiritualità ispirati alla vita di Maria Santissima, dedicati all’Annunciazione, alla condivisione della vita di Maria con Gesù, alla sua sofferenza ai piedi della croce e alla missione spirituale di Maria al servizio dell’umanità. I momenti di preghiera e di riflessione spirituale sono stati inframmezzati dalla testimonianza di Chiara Allegra, pronipote di padre Gabriele, dall’intervento del Ministro generale dell’Ordine dei frati minori francescani e dall’intervento del card. Zen Ze-Kiun.
Chiara Allegra ha letto dei brani di alcune lettere di padre Allegra indirizzate ai familiari mentre si trovava in Oriente ed in cui, usando un linguaggio semplice e confidenziale, esprimeva interesse e preoccupazione per ognuno dei suoi cari, manifestando nel contempo le sue attività e i suoi timori per la situazione in cui egli viveva, chiamando “frate asino” il suo corpo che con l’avanzare dell’età si faceva sempre più “capriccioso”.
Il Ministro generale dei francescani fra’ Josè Rodriguez Carballo ha rivolto in particolare l’invito ai giovani a non aver timore nell’accogliere e mettere in pratica le parole di Cristo, accogliendo anche con gioia, se ci fosse, una chiamata al servizio francescano.
Particolarmente toccanti le parole dell’arcivescovo emerito di Hong Kong card. Joseph Zen Ze-Kiun il quale, esprimendosi in perfetto italiano, ha sottolineato il clima di festa e di gioia che si respirava in piazza, rammaricandosi però che domani in Cina nessuno saprà niente della beatificazione di padre Allegra, il “San Girolamo dell’Oriente”. Ha quindi fatto accenno, citando anche alcune sue esperienze personali, alla situazione dei cattolici in Cina, dove anche i sacerdoti ed i vescovi, se non manifestano fedeltà al governo, vengono messi al bando e perseguitati.
A conclusione della veglia, i giovani hanno quindi dato sfogo alla loro gioia con l’accompagnamento di canti e musiche eseguiti sul palco da un complesso musicale animato da giovani frati francescani che cantavano, danzavano e suonavano.
Tra la folla che animava la piazza era possibile notare, oltre ai tantissimi giovani venuti da tutta la Sicilia, oltre ai numerosi frati e suore francescane e clarisse, anche tantissimi cinesi, tra cui pure molti sacerdoti e religiosi.
E domani sarà il grande giorno…
Nino De Maria