Incontri culturali / Il preside Sciacca : “Verità dei poeti” l’opera di Grazia Cavallaro

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La fretta, che è male comune alla vita odierna, lascia il posto per circa un’ora all’assaporare parole, pensieri, attimi di vita, ricordi di un tempo ma anche del presente.
Grazia Cavallaro, docente di musica nella scuola secondaria di primo grado, ha incontrato il  pubblico nella sala congressi della parrocchia di San Paolo ad Acireale per un pomeriggio dedicato alle sue poesie raccolte in due volumi.  Ai cari genitori dedica il primo volume pubblicato nel 2015.
“Attimi di luce” si apre infatti non solo con una personale dedica ma anche con due singole poesie “Mia madre”, “Mio Padre”. La raccolta è poi un susseguirsi di emozioni e stati d’animo, la solitudine, la magia di un sogno, attese, nuove speranze.
Il secondo volume dal titolo “Sogni nella sabbia”, pubblicato nel 2016, l’autrice lo dedica ai cari fratelli Sebastiano, Giovanni e Valentina. Qui le poesie fanno rivivere ai protagonisti sensazioni del passato che si fondono con il presente, con i mutamenti e i cambiamenti della vita, ma non dimenticando mai che il sogno può ancora esserci, può ancora divenire realtà.

L’incontro ha avuto inizio con i saluti di don Sebastiano Raciti, parroco della chiesa di San Paolo, che ha sottolineato l’importanza di eventi culturali  che arricchiscono lo spirito e la mente di coloro che assistono, rendendoli partecipi  del mondo interiore del poeta. A seguire, i saluti e i ringraziamenti della professoressa Cavallaro che subito dopo ha chiamato in causa la professoressa Carola Colonna, Nino Guarrera e Tano Grasso, quest’ultimo è anche regista e puparo oltre che attore. La classe e la bravura dei tre attori è stata importante per creare una magica atmosfera in sala. Le poesie declamate sono state per un po’ le uniche indiscusse protagoniste, creando non pochi momenti di pura e intensa emozione.
Relatore il professore Alfonso Sciacca. Nel suo intenso intervento mette l’accento sulla non facile poesia dell’autrice,  sulla bravura degli attori che hanno declamato, ma principalmente interpretato, le numerose poesie lette. Si sofferma con  piacere sulla necessità della lettura corale che differenziandosi dalla lettura soggettiva dà un insieme ben diverso, di grande arricchimento. Il professore si sofferma su un ipotetico titolo da dare a questa presentazione pensando a “La verità dei poeti”, titolo ben appropriato per la poesia di Grazia Cavallaro che scrive quasi per dovere etico e morale. L’Io della poetessa è ben presente in almeno 40 poesie ma altrettanto importate è la presenza del “Tu”, cioè  colui a cui ci si rivolge, impartendogli dei comandi.
Il professore Sciacca continua nella sua disamina, mettendo l’accento sulla verità che è una ricerca continua, come continua è la produzione poetica:  i poeti di oggi hanno seguito le orme ma hanno anche innovato la poesia del passato, così la poesia di oggi avrà altre forme poetiche con i poeti di domani.
L’autrice, prima dei saluti e dei ringraziamenti di rito, alla fine della serata sente di dire un grazie particolare ad una persona non presente per motivi di età, la sua mamma, a cui dedica e legge la poesia “Mia Madre”.

Gabriella Puleo

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