Arte e storia / Il “Kouros”, assemblato e risalente a oltre 2500 anni fa, esposto al Castello Ursino di Catania

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E’ ancora possibile visitare, al Castello Ursino di Catania fino al prossimo 3 novembre, “Il Kouros ritrovato”, una straordinaria statua greca recentemente assemblata.

Il museo catanese conservava già la “Testa apollinea”, rinvenuta nel ‘700 da Ignazio Paternò Castello V principe di Biscari, mentre il Museo Archeologico Regionale di Siracusa il “Torso di efebo acefalo”, acquisito agli inizi del XIX secolo da Paolo Orsi, reperti entrambi provenienti dal territorio di Lentini.  L’archeologo Guido Libertini, già nel 1927, aveva intuito la possibilità che entrambi i pezzi potessero appartenere alla stessa opera, un kouros, statua greca raffigurante una giovane figura virile molto diffusa tra il VII e il V secolo a. C. con funzione funeraria o votiva.

Al compianto Sebastiano Tusa, archeologo e assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia, e a “Fondazione Sicilia” si deve l’intervento di ricongiunzione dell’opera predisponendo indagini petrografiche e geochimiche, eseguite dall’Associazione LapiS (Lapidei Siciliani), che hanno confermato l’appartenenza dei due elementi al medesimo blocco di marmo pario, pregiata varietà a grana fine proveniente dalle cave a cielo aperto di Lakkoi, nell’isola greca di Paros. Per unire i due reperti si è utilizzato il foro già esistente alla base della testa e una protesi ad alta resistenza in materiale plastico.

Il restauro conservativo è stato condotto presso i laboratori del Centro regionale per la Progettazione e per il Restauro della Regione Siciliana con un intervento di pulitura che, rimuovendo le incrostazioni presenti sulla superficie marmorea, ne ha restituito l’equilibrio delle variazioni tonali permettendo di apprezzare pienamente la bellezza dei valori materici.

L’intensa bellezza del manufatto è messa ulteriormente in risalto da un suggestivo lighting design curato Fausto Cirino Fichera e da un funzionale piedistallo, in marmo grigio di Billiemi, creato da Giacomo Rizzo.

Esaurienti pannelli esplicativi e la possibilità di servirsi dell’audioguida, con la descrizione del percorso espositivo affidata all’accattivante narrazione di un redivivo principe Biscari, rendono la visita fruibile anche per le attività culturali e didattiche degli studenti.

Orari: da lunedì a domenica, ore 9 – 19. Biglietto: € 10 (intero), € 8 (ridotto). € 4 (scuole) comprensivo della visita alle collezioni di Castello Ursino.

Katya Musmeci

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