Incontri culturali / L’affascinante e misteriosa figura dell’angelo nella Bibbia e nella storia di tanti popoli

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Nei giorni scorsi si è tenuta, nella chiesa dell’Arcangelo Raffaele di Acireale, una conferenza con oggetto l’angelologia. La figura angelica è stata osservata sotto molteplici punti di vista, attraverso gli interventi di mons. Sebastiano Raciti (direttore dell’Ufficio diocesano per l’insegnamento della Religione Cattolica) e della prof.ssa Annamaria Zizza (docente del Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale).

In un primo momento, mons. Raciti ha riflettuto sugli angeli da un punto di vista biblico. Ha illustrato l’etimo della parola, che ha origine dal greco ἄγγελος e dall’ebraico mal’akh, che letteralmente significano “messagero”. Partendo da questa riflessione etimologica monsignore Sebastiano Raciti ha proseguito a sottolineare come le figure angeliche rappresentino una connessione dell’uomo con Dio e, in quanto tali, sono inferiori a Dio e leggermente superiori all’uomo.

Proprio questa natura intermedia l’angelo ha sempre affascinato gli esseri umani nelle più svariate culture; su questo si è incentrato l’intero intervento della professoressa Annamaria Zizza (affiancata da Martina Lo Giudice nella lettura interpretativa dei testi presentati). Fin da tempi antichissimi – ha sottolineato la relatrice – è possibile rintracciare figure spirituali molto simili alla concezione odierna di angelo. L’excursus compiuto dalla docente parte dalla cultura mesopotamica, nella quale sono già presenti delle creature denominate sukkal; prosegue nel Mazdeismo (una religione affermatasi tra il X e l’VIII secolo a. C.) nel quale ritroviamo figure angeliche come il Fravashi, rappresentato come una creatura alata; esplora il concetto di daimon (simile al nostro angelo custode) espresso da Platone sia nell’Apologia di Socrate che nel mito di Er (appartenente alla “Repubblica”). La conferenza si conclude con una riflessione estremamente interessante sulla presenza degli angeli all’interno delle tre cantiche della Divina Commedia.

Incontri come questo sono  un respiro d’aria fresca all’interno di una società che rischia sempre di più di cadere nell’oblìo della cultura.

Iheb Guediri
Gaetano Gigante
Salvo Russo

(Le foto sono di Alessia Grasso e Cassandra Cosentino)

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