Google / 2019: l’anno degli eroi del quotidiano

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“Nel corso della storia, in tempi di incertezza, il mondo cerca eroi. Nel 2019 la ricerca di eroi è aumentata vertiginosamente”. Inizia con queste parole il breve video riassuntivo con cui Google, il motore di ricerca per internet più utilizzato al mondo, fa un bilancio degli argomenti più ricercati dai suoi utenti nel corso dell’anno che sta per chiudersi. (Piccola parentesi per i non addetti ai lavori: su internet, tutto quello che viene cercato e visto è puntualmente misurato, catalogato e trasformato in dati statistici).
“Chi sono questi eroi?” si chiede il video: ne emerge una panoramica molto varia, che parte dalle stelle dello sport (come ad esempio la squadra statunitense di calcio femminile o la squadra sudafricana di rugby maschile che hanno vinto i rispettivi mondiali), per passare agli uomini e donne che si sono impegnati nell’ambito scientifico (come il gruppo internazionale di astronomi che ha “fotografato” il buco nero, forse l’evento scientifico più rilevante per il 2019), sino agli eroi della “porta accanto”, come le tante persone che compiono con dedizione il proprio lavoro, anche in situazioni di pericolo.
Tra questi “eroi del quotidiano” non mancano le storie di mamme e di papà che si prendono cura con affetto dei loro figli, tanto da diventare per loro modelli affidabili e credibili. Un esempio per tutti: il bambino che dagli spalti corre ad abbracciare il padre, Nicolas Mahut, che ha appena perso la sua partita di tennis degli Open di Francia, al Roland Garros, probabilmente l’ultima gara della sua carriera. Il bimbo stringe il padre in un lungo abbraccio silenzioso che ha commosso tutti, anche il vincitore del torneo di tennis, l’argentino Mayer.
Se si restringe la ricerca al contesto italiano, si scopre che nel 2019 la parola e il personaggio (si tratta di due campi di ricerca diversi) più cliccati sul web hanno riguardato una stessa persona: Nadia Toffa, la nota giornalista e conduttrice televisiva del programma le Iene, scomparsa il 13 agosto scorso a causa di un male incurabile. Probabilmente per molti italiani Nadia Toffa è divenuta una figura significativa – in un certo senso una “eroina” per il modo in cui ha deciso di affrontare e condividere con il suo pubblico il tempo della malattia, che ha fatto emergere progressivamente una profondità umana sorprendenti.
Sempre per restare nel nostro Paese, lo scorso 20 dicembre il Presidente Mattarella ha conferito a trentadue cittadini e cittadine italiani l’onorificenza al merito della Repubblica italiana per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità, per le attività in favore della coesione sociale, dell’integrazione, della ricerca e della tutela dell’ambiente. Leggere le loro storie è una boccata di ossigeno: si riscopre la bellezza del nostro Paese, insieme a quella forza e a quelle risorse che permettono al popolo italiano di affrontare con la schiena diritta le tante difficoltà che lo angustiano. Tra questi eroi del quotidiano c’è anche un diacono permanente veneto: è Giuseppe Pistolato, di 93 anni, conosciuto come “Bepi”. Ha lavorato per 40 anni nei cantieri navali di Porto Marghera e nel 2018, dopo ben 21 anni, ha concluso il suo servizio di carità nel carcere maschile di Santa Maria Maggiore: nella diocesi veneziana, Bepi è stato il primo diacono permanente ad essere entrato in una struttura penitenziaria.
Chi sono gli eroi, allora? Tornando alle parole del video di Google, gli eroi sono quanti si pongono degli obiettivi molto grandi e spostano un po’ più là l’asticella dei loro limiti. Ma eroi sono anche quanti impiegano il loro cuore, il loro coraggio, il loro sguardo per guarire, per entrare in sintonia, per comunicare con gli altri, “perché vivere la propria vita per qualcosa di più grande di sé stessi è un viaggio da eroi”. Con un po’ più di coraggio, allora, un po’ più di fantasia e creatività, con un supplemento di passione e amore, che – come ha detto papa Francesco nel recente discorso alla curia romana – vince ogni stanchezza, forse essere “eroi del quotidiano” non è poi un obiettivo così arduo né così impossibile per ognuno di noi.

Alessio Magoga

direttore “L’Azione” (Vittorio Veneto)

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