Festa San Sebastiano / “Sebastos”: il culto del Santo bimartire nella mostra allestita ad Acireale

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Ad Acireale, nell’ambito delle celebrazioni cittadine in onore del compatrono San Sebastiano, sono inserite alcune manifestazioni collaterali che contribuiscono ad alimentare il clima di festa: la tradizionale mostra ‘I fercoli della devozione’, anche quest’anno allestita presso i locali della chiesetta di Sant’Antonio da Padova (l’antico tempio è, tra l’altro, la primitiva chiesa cittadina dedicata a San Sebastiano) e la novità della prima edizione della mostra evento ‘Sebastos’, manifestazione dedicata al culto del Santo bimartire. Se la mostra sui ‘fercoli’ ospita alcune miniature di fercoli e statue del Santo, la mostra ‘Sebastos’, allestita nei locali della chiesa salesiana di San Benedetto, è ispirata alla vasta agiografia sul Santo compatrono della nostra città.
A partire dalla ‘Passio Sancti Sebastiani’, redatta da un ignoto compositore nel V secolo d.C., la storia e la leggenda di San Sebastiano continuano ad esercitare un grande fascino sugli animi e le menti di studiosi, curiosi e semplici fedeli, a testimonianza della profonda ed ormai plurisecolare devozione a questo Santo, la cui conoscenza è permeata dalla leggenda.
Nonostante la carenza di fonti storiche, fattore che accomuna molti santi dei primi secoli dell’era cristiana, ciò non è sufficiente a placare l’enorme devozione popolare che la nostra città annualmente tributa al proprio Compatrono in occasione dei festeggiamenti del 20 gennaio, quando grandi folle accompagnano il fercolo durate il giro esterno, anche fino a tarda sera.
Parecchie ed interessantissime le opere esposte nell’ambito della mostra ‘Sebastos’, che riportano alla vasta iconografia del Santo: quadri e statue di epoche e fattura diverse, testimoniano come l’attenzione della nostra città sia sempre viva verso la figura eroica di questo Santo, le cui gesta sono evidente testimonianza di vita vissuta autenticamente in senso cristiano. La sacralità di questo giovane soldato, che l’iconografia raffigura trafitto dalle frecce in occasione del primo martirio, subìto ad opera dei soldati dell’imperatore Diocleziano, risulta evidente dalle varie opere, che mostrano un uomo che coraggiosamente non sfugge alle persecuzioni, pienamente convinto del proprio ideale cristiano di vita.

Nando Costarelli

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