Arriva un nuovo servizio proposto dalla diocesi di Acireale: un centro di ascolto telefonico, per affrontare l’emergenza coronavirus. Sacerdoti, Caritas ed un’equipe di psicologi mettono a disposizione il loro tempo per offrire attenzioni, vicinanza ed informazioni, a chi ne ha bisogno, in collaborazione con la Protezione Civile. Da un’idea del vescovo, mons. Antonino Raspanti, il centro è disponibile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 21, telefonando al numero 095/601102.
“Frutto di riflessione e sensibilità della curia diocesana – dichiara don Arturo Grasso, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali – il centro rappresenta uno strumento al servizio di quanti sentono il bisogno di una parola di conforto, segno di una Chiesa sempre più capace di ‘farsi prossima’ e accogliente”. E’ un ascolto che si svolge lungo il “cavo telefonico” ma che crea relazioni umane nel momento dello smarrimento – continua il direttore – e risponde al progetto di Dio Amore che non si dimentica dei suoi figli.
Il “telefono” della curia ha tante storie da raccontare. Non solo da Acireale, ma da tutta la Sicilia, arrivano telefonate da parte di anziani, ammalati, persone sole, bisognose solamente di sapere che c’è qualcuno disposto ad ascoltarli. Un alternarsi di sacerdoti non lascerà mai solo il centro di ascolto della diocesi, pronto a risolvere situazioni che con le attuali restrizioni sono difficili da ovviare.
Testimonianza tangibile viene dalla Caritas che, con diligenza tempestività e corrette misure di sicurezza, è riuscita a risolvere una situazione delicata con una strategia ben precisa: una catena umana ha fatto continuare il piano terapeutico ad una signora con alcune patologie. È la dimostrazione, che ancora una volta, la provvidenza e la misericordia di Dio si manifestano sempre nei bisognosi.
Rossella Greco