Con il passare dei giorni e delle lunghe ore in casa, cercando speranza nella lotta contro il Coronavirus, guardo dal mio balcone il mare sconfinato. Pare che anch’esso abbracci il mondo intero in ogni sua trasformazione giornaliera, sotto la spinta del vento e della pioggia.
Ieri l’altro ha sollevato onde e trasportato fiumi di rifiuti, che da nord a sud hanno attraversato le nostre coste, fino ad abbandonarsi lungo le rocce di S. Maria La Scala.
Un auspicio di speranza
Ieri, invece, un bell’arcobaleno ha avvolto il cielo coprendo lo stesso spazio tra Messina e Siracusa, come il segno di alleanza tra acqua e aria, mare e cielo abbracciati. Così anche la nostra vita scorre tra un desiderio di normalità e una rivendicazione di diritti. Sappiamo che nessuno ha la ricetta pronta per una malattia sconosciuta, nessuno sa cosa sia meglio fare né cosa fare prima, anche usando la massima competenza e la massima disponibilità. L’auspicio è perciò di non spendere inutili energie a litigare, non alzare i toni e cercare di trovare stili di dialogo e di collaborazione civile, doverosa e generosa come hanno dimostrato in tanti.
Le luci in un periodo buio
Non azzardiamo anzitempo giudizi su chi sta lavorando per noi in questo tratto difficile, inaspettato e imprevedibile, diamoci piuttosto una mano e camminiamo cercando insieme il meglio, che verrà se ciascuno darà il meglio di sé e se nessuno si porrà ad intralciare o a rallentare i tempi, rispettando i ritmi necessari e dovuti.
Mi consolano molto due immagini di questo tempo: Papa Francesco e il Presidente Mattarella.
Papa Francesco invita alla preghiera
Papa Francesco, che, claudicante e anziano, si fa carico dell’umanità sofferente con le sue molteplici fatiche. E ancora, con il suo invito alla preghiera ci ha uniti in un unico abbraccio, in una stessa speranza, in una fiduciosa attesa.
La preghiera del Papa è diventata la preghiera del mondo intero, che ha dato a tutti la fiducia che presto, liberati dalla paura e dall’ansia che il virus ci ha messo addosso, sapremo diventare un popolo nuovo, rinnovato dalla forza dell’amore e dalla solidarietà, per diventare una nuova famiglia umana.
Le speranze del Presidente Mattarella
Il nostro Presidente, Mattarella, che con la serietà e la dignità che lo distingue, è attento agli eventi di questi giorni, di questi mesi e non smette di sostenere, incoraggiare ed invitare all’unità le forze operative dell’Italia e dell’Europa. Stimolandoci così a lavorare verso un’ unità d’intenti e di risorse per riuscire vittoriosi in questa lotta impari con la malattia e con le sue conseguenze. Ci rinnova ormai quasi giornalmente nella speranza di vincere questo Coronavirus.
Sono due fari luminosi in queste ore buie che ci testimoniano ancora una volta che Dio non abbandona il suo popolo e che manda in ogni tempo i suoi profeti per richiamare alla forza vincente dell’unità, quali uomini virtuosi e valorosi.
Teresa Scaravilli