Canto al Vangelo ( Cfr. Ap.1,8 )
Alleluia, alleluia. Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo: A Dio che è, che era e che viene. Alleluia
Vangelo ( Gv 3,16 – 18 )
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio». Parola del Signore
Riflessione
La Liturgia di questa domenica della SS. Trinità, presenta il brano del vangelo di Giovanni nel racconto dell’incontro tra Gesù e Nicodemo.
Il brano si apre con Gesù che rivela a Nicodemo quanto il Padre ama l’uomo al punto da aver mandato il Figlio Gesù per la salvezza di ogni uomo.
Chiunque crede in Gesù ha la vita eterna, è partecipe cioè della vita trinitaria.
La vita del cristiano è fondata sull’amore di Dio che orienta e guida il suo cammino.
La vita del credente si fonda sulla fede in Gesù Cristo che ha redento il mondo con la sua morte e resurrezione.
La vita del cristiano deve nutrirsi dell’Eucarestia, della parola di Dio per poter vivere sin da adesso la vita eterna, la vita cioè dell’amore di Dio: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.
Letizia Franzone