Il Distretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Rete, uno dei 7 Distretti del cibo riconosciuti dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura è stato inserito nel Registro Nazionale dei Distretti del Cibo, istituito e gestito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF).
L’obiettivo strategico del Distretto è quello di promuovere e valorizzare i prodotti delle filiere agroalimentari siciliane, in un’ottica di sviluppo territoriale sostenibile, favorendo l’integrazione delle attività agricole e produttive con accordi di filiera, tra operatori delle filiere produttive e attori territoriali e introducendo innovazioni di prodotto, di processi e organizzative.
Il Distretto è strutturato con un soggetto proponente, costituito da una Rete soggetto, denominata “C.I.B.O. in Sicilia” e da un ampio partenariato che copre l’intero territorio siciliano. Al suo interno sono presenti otto filiere produttive complete (agrumicola, ortofrutticola, della frutta secca a guscio, cerealicola, dei prodotti ittici e trasformati, olivicola/olearia, delle carni, delle piante officinali), tre comparti produttivi (lattiero-caseario, mielicolo e vitivinicolo) e tre Bio-distretti (Eolie, Valle del Simeto, Terre degli Elimi) oltre a 18 produzioni agroalimentari di qualità.
La costituzione del Distretto è un importante traguardo rispetto al panorama “polverizzato” e poco cooperante delle realtà dell’agroalimentare siciliano, non solo perché riunisce allo stesso tavolo le imprese agricole, ma anche perché allarga la platea dei soggetti anche ad attori “complementari” ai produttori primari.
I numeri che sottendono alla sua costituzione sono di tutto rilievo, se si considera che il Distretto coinvolge: 60 Comuni, nei cui territori operano le 6.157 imprese agricole; 15.286 addetti; 60 forme associative di imprese agricole; 30 Imprese agroalimentari e di trasformazione; 4 Agenzie di sviluppo territoriale; 5 FLAG (Gruppi di Azione Costiera); 16 GAL (Gruppi di Azione Locale); 3 Distretti produttivi agroalimentari (Agrumi di Sicilia; Ortofrutticolo di qualità della Val di Noto; Pesca e Crescita blu); il Distretto turistico “Dea di Morgantina”; 5 Consorzi pubblici di Ricerca; oltre all’ESA (Ente di sviluppo agricolo) e a numerosi altri soggetti.
Il Programma presentato al MIPAAF interessa 5 filiere (agrumicola, zootecnica-carni, cerealicola, prodotti trasformati della pesca, ortofrutticola) e 1 Bio-Distretto (Terre degli Elimi). L’importo degli investimenti è pari ad € 14.722.900, così suddivisi: 6.289.795 € per investimenti materiali e immateriali nelle aziende agricole, connessi alla produzione agricola primaria; 4.615.865 € per investimenti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; 2.101.566 € per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e per le misure promozionali a favore dei prodotti agricoli; 1.715.674 € per programmi di Ricerca e Sviluppo applicati al settore agricolo.
Il Programma di Distretto, intitolato “C.I.B.O. in Sicilia (Cultura-Identità-Biodiversità-Organizzazione)” persegue gli obiettivi di: recupero, salvaguardia e valorizzazione dei prodotti di qualità regionali; rafforzamento della diffusione dei prodotti nel mercato locale e internazionale; miglioramento dei processi produttivi e loro transizione verso modelli eco-sostenibili; promozione della cultura del cibo, come elemento cardine dell’identità siciliana. La durata complessiva del Programma è di 48 mesi.
La programmazione integrata sarà utile oltre ai diretti beneficiari degli interventi anche a gettare le basi per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Accordo di Distretto oltre a quelli comunitari di sviluppo rurale, quelli sanciti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dell’European Green New Deal.
Il presidente del Distretto, Angelo Barone, nel ringraziare i responsabili delle Filiere e il Comitato tecnico per l’impegno profuso per definire, in tempi brevi e nonostante il lockdown, il programma e le imprese per il notevole impegno finanziario assunto (oltre 10 milioni di Euro) per realizzare i progetti, auspica che il MIPAAF aumenti la dotazione finanziaria prevista per questo avviso e l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana mantenga fede all’impegno assunto di cofinanziare i progetti dei Distretti del Cibo. «Mentre si discute delle misure da adottare per il rilancio della nostra economia questo è il nostro primo contributo fattivo per la ripartenza del nostro sistema agroalimentare Made in Sicily con progetti di sviluppo identitari, sostenibili e cantierabili, mi auguro da parte delle Istituzioni procedure veloci e risorse finanziarie pubbliche adeguate» conclude il Presidente Angelo Barone.