Si è tenuta ad Acireale, nella sede del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Crea) la conferenza stampa di presentazione dell’associazione “Limone dell’Etna”, che di recente ha ottenuto il riconoscimento del marchio di indicazione geografica protetta (Igp) per l’agrume.
All’incontro hanno preso parte l’europarlamentare Dino Giarrusso, membro della commissione “Agricoltura” a Bruxelles, il sindaco di Acireale ing. Stefano Alì ed il vice presidente dell’A.R.S. on.Angela Foti. Per il Comune di Aci Catena, presenti il sindaco Nello Oliveri, l’assessore all’Agricoltura dott. Angelo Russo ed il consigliere comunale Francesco Petralia.
La pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta europea, avvenuta il 18 giugno scorso – si legge in una nota del Comune di Acicatena – sancisce il riconoscimento dell’Igp al limone dell’Etna e, come spiegato durante l’incontro con i giornalisti, sarà necessario attendere 90 giorni, termine assegnato per eventuali ricorsi. “Non è un risultato solo agronomico, ma civile e sociale – spiega l’ing. Agostino Pennisi, già sindaco di Acireale e adesso portavoce del sodalizio – autentico successo, frutto, è il caso di dirlo, di un’azione corale che ha visto Acireale in prima fila così come anche gli altri comuni aderenti, non solo perché da queste parti il limone rappresenta l’espressione principale in quanto a coltivazioni”.
Il presidente dell’attivo sodalizio, Renato Maugeri, non ha inteso ancora tirare fuori dal frigo lo champagne, ma soltanto per una questione di scaramanzia. Nel caso in specie, i ricorsi che potrebbero frenare l’iter, sembrano assai improbabili, per non dire impossibili, considerato che dovrebbero, eventualmente, giungere dall’estero.
Ma questo è soltanto uno dettagli tra quelli illustrati nel corso dell’incontro introdotto da Paolo Rapisarda, direttore del Crea, il cui supporto è stato determinante, a cominciare dagli studi eseguiti da esperti come la ricercatrice Margherita Amenta che ha “fotografato” così il limone dell’Etna:
“E’ una ricca fonte di componenti funzionali, in particolare vitamina C e molecole importanti dal punto di vista salutistico ed elevata attività antiossidante. Ed è stato dimostrato che la fioritura estiva del limone, il cosiddetto “verdello”, possiede queste componenti in concentrazione maggiore”.
Apprezzato l’intervento del primo cittadino catenoto che da sempre crede nelle potenzialità dell’agrume. Tanto è vero che nella precedente sindacatura, fu protagonista e artefice della festa del limone verdello, oltre che autore del sottonome di Aci Catena, “città del limone verdello”: ”Siamo molto contenti dei risultati ottenuti dall’associazione. Come Comune partner del consorzio, non possiamo che plaudire l’importante riconoscimento ottenuto. Ciò rilancerà l’esclusivo prodotto anche in ambito extraterritoriale, consegnando nuovamente al territorio un marchio identitario che negli anni che vanno dal 60’ al 90’, era leadership nel settore. Il comparto agrumicolo, può e deve svolgere un ruolo primario. L’I.G.P. è un premio al certosino lavoro svolto in questi anni”.