Una giornata all’insegna della condivisione e del servizio per il territorio. A beneficiarne è stata l’area degli impianti sportivi di Dagala del Re ripulita e riqualificata grazie al supporto di un gruppo di 30 volontari dell’Ospedale Navale della NAS Sigonella accompagnati dall’infermiera professionale Tenente di Vascello Deanna Ciaccia e dal Responsabile Relazioni Esterne della NAS americana Alberto Lunetta.
L’iniziativa, svoltisi nei giorni scorsi, rientra nell’ambito del progetto denominato Community Relations, svoltosi a Dagala del Re presso i campetti adiacenti alla piazza in collaborazione con i giovani della parrocchia Maria Santissima Immacolata e l’Associazione ASD Regis Dagala che gestisce gli impianti.
“Oggi per la struttura sportiva di Dagala del Re è stata una giornata post covid come non mai. Dopo mesi di chiusura forzata, dove il tempo l’ha fatta da padrone con erbacce e una evidente impronta di trascuratezza obbligata, un gruppo di 30 volontari dell’ospedale navale della NAS di Sigonella sono stati presenti nella struttura per collaborare, in maniera del tutto gratuita, alla pulizia straordinaria degli impianti”, ha affermato Carmen Cutuli, presidente dell’ASD Regis Dagala.
La discesa in campo dei militari è stata possibile grazie all’interessamento del parroco della comunità di Dagala don Santo Leonardi e il costante e proficuo rapporto con il responsabile alle relazioni esterne della NAS americane Alberto Lunetta.
“Siamo stati supportati anche da diversi volontari della nostra comunità anche se si sperava in una presenza più importante degli stessi soci dell’associazione. A tal proposito vorrei invitare chiunque avesse voglia di spendersi per questa struttura sportiva, culturale e ricreativa a fare parte della nostra associazione, affinché possiamo crescere sempre più”, ha aggiunto la presidente Carmen Cutuli.
“Gli impianti è vero che sono gestiti da privati ma lavoriamo, con sacrificio, per rendere questa struttura comunque pubblica alla portata di grandi e piccini. Prima che la presidente sono una mamma che sta tanto ma tanto a cuore questa struttura affinché non soffochi tra spine ed erbacce”, ha concluso.
D.S.