Acireale / A dieci anni dalla chiusura forzata, finalmente si ristruttura la chiesa di San Michele

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Finalmente ci siamo! La notizia particolarmente attesa è che, trascorso un decennio dalla forzata chiusura per  inagibilità sopravvenuta a causa di copiose infiltrazioni d’acqua alla struttura della cupola, sono stati recentemente affidati in via definitiva i lavori per la ristrutturazione  della chiesa parrocchiale ‘San Michele Arcangelo’ di Acireale.
La ditta aggiudicataria delle opere di ristrutturazione è la ‘Esse I Servizi’, con sede legale a Regalbuto (En), per l’importo complessivo di Euro 516.193,11 di cui Euro 495.985,20 per lavori, al netto del ribasso offerto del 17,33% ed Euro 20208,11 per oneri di sicurezza non soggetti al ribasso ed oltre IVA come per legge. In assenza di ulteriori intoppi burocratici, i lavori avranno inizio verso la metà del prossimo mese di settembre, dopo la stipula del relativo contratto.
Come comunicatoci dal consigliere comunale di quartiere, dott. Francesco D’Ambra, le somme occorrenti per i lavori in questione, che riguarderanno essenzialmente l’esterno dell’edificio, con  l’indispensabile consolidamento della cupola, sono state erogate con un finanziamento per un importo complessivo di Euro 800.000,00 derivante da fondi che il governo nazionale ha stanziato nell’ambito del ‘Patto per il Sud’.
Il tutto è stato recepito dalla Regione Siciliana, che ha emesso apposito bando favorendo la partecipazione di vari comuni ed istituendo una graduatoria alla quale il progetto relativo alla nostra chiesa è stato favorevolmente ammesso, appunto con la concessione del finanziamento (la pratica fu espletata durante la sindacatura dell’ingegnere Roberto Barbagallo).
E’ stata, altresì, effettuata, lo scorso mese di gennaio 2020, presso il municipio di Acireale, la gara d’appalto, tanto che l’inizio delle opere di restauro era previsto per il successivo mese di maggio, ma la sopravvenuta pandemia del Coronavirus ha rallentato tutto ed ora, finalmente, è arrivato il momento di iniziare a concretizzare gli impegni assunti.
La nostra chiesa attende l’esecuzione delle opere di restauro da ben dieci anni. L’ultima celebrazione eucaristica vi si tenne,infatti, nel tardo pomeriggio di sabato 27 marzo 2010, durante il ministero del giovane arciprete parroco don Venerando Licciardello, dopodichè arredi e paramenti furono trasferiti nell’attiguo salone parrocchiale.
Da allora, è stato un susseguirsi di promesse, poi puntualmente vanificate da una burocrazia assai lunga e farraginosa. Frattanto, in parrocchia, si sono avvicendati i parroci don Emanuele Nicotra e l’attuale don Marcello Pulvirenti e adesso, finalmente, fatti concreti lasciano intravedere una luce in fondo ad un tunnel che sembrava assolutamente buio.
Certo, la strada da percorrere non è ancora breve, in quanto, come detto, le opere che da qui a poco saranno eseguite riguarderanno la parte esterna del sacro tempio; successivamente, bisognerà sollecitamente attivarsi per il ripristino dell’interno dell’edificio ma, ‘rebus sic stantibus’ è possibile sperare in una riapertura in tempi non lunghi, con evidente soddisfazione di quanti hanno realmente a cuore le sorti del magnifico storico tempio dell’antico quartiere ‘dei Gambino’.

Nando Costarelli

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