Guarito dal coronavirus decide di donare il plasma per il trattamento di pazienti critici affetti dal virus.
Non ci ha pensato più di tanto a farlo Gaetano Previtera, dipendente del Comune di Santa Venerina, che lo scorso marzo è stato colpito dalla malattia e ne è venuto fuori dopo un lungo periodo di convalescenza, per fortuna trascorsa a casa.
Gaetano è uno dei due primi donatori – l’altra è una donna di origine spagnola – che a Catania hanno donato il loro plasma, dopo che l’Assessorato Regionale alla Salute, in Sicilia, ha autorizzato otto centri ad applicare il protocollo “Produzione di plasma iperimmune anti SARS – CoV – 2 da donatore guarito e per il trattamento di pazienti critici affetti da COVID-19”.
Cosa l’ha spinta a fare questo gesto?
Io sono un donatore di sangue abituale da 35 anni. Ho un gruppo sanguigno prezioso – lo zero RH negativo – e tante volte sono stato chiamato in emergenza. Faccio parte dell’AVDS (Associazione Volontari Donatori di Sangue) di Tremestieri Etneo diretta dal dottore Enzo Caruso. Dopo essere guarito avevo voglia di fare qualcosa che potesse aiutare gli altri che, magari meno fortunati di me, lottano tra la vita e la morte con questa brutta malattia. Ho, quindi, segnalato di essere stato positivo al covid 19 ed appreso che era stata avviata una sperimentazione per il trattamento con il plasma mi sono messo in lista d’attesa.
E allora come è andata?
Dopo qualche settimana sono stato chiamato a recarmi presso la sede dell’A.V.D.S. di Tremestieri Etneo e lì ho potuto donare il mio plasma. E’ un gesto che desideravo tanto fare. Io credo molto in questa terapia. E penso anche che chiunque possa spendersi per gli altri non dovrebbe pensarci due volte. Da donatore di sangue posso dire che ogni volta che ho donato il mio sangue mi sono sentito bene con me stesso e sapere di poter essere d’aiuto agli altri è qualcosa che mi rende felice. A maggior ragione ora in tempo di covid, sapere che il mio plasma potrà salvare delle vite umane che rischiano di morire, mi produce delle sensazioni di forte benessere psico – fisico. La trasfusione del plasma rappresenta una terapia salvavita che finora è stata provata su pazienti molto gravi assistiti da ventilazione artificiale.
E’ fastidioso donare il plasma?
E’ una procedura che separa il plasma dal sangue della durata di circa un’ora. Non comporta nessun fastidio né durante né dopo.
Il plasma di Gaetano e dell’altra donatrice, una volta prelevato è stato congelato e messo a disposizione dell’Istituto di Malattie Infettive dell’Ospedale Garibaldi – Nesima di Catania diretto dal professore Bruno Cacopardo.
Rosalba Mazza