Gli annuali festeggiamenti in onore di san Michele arcangelo, svoltisi ad Acireale nell’omonima comunità parrocchiale, hanno avuto un’inedita appendice in uno spettacolo sul tema “Ma liberaci dal male”, proposto sul sagrato della chiesa dai giovani delle parrocchie ‘San Michele’ e ‘San Giuseppe’, coordinati dall’arciprete parroco sac. Marcello Pulvirenti.
La vita quotidiana, infatti, comporta un incessante confronto tra il bene e il male, ma la spada sguainata, che costituisce uno dei simboli dell’iconografia legata al Santo arcangelo, ricorda che il bene ha avuto il sopravvento sul male: Satana, infatti, che insieme con la propria schiera di angeli ribelli al volere di Dio, aveva ingaggiato una furiosa battaglia contro le milizie angeliche fedeli a Dio, fu inesorabilmente scacciato e scaraventato nell’inferno proprio con l’intervento dell’invitto condottiero e principe degli angeli, al suo grido ‘Quis Ut Deus?’, cioè ‘Chi come Dio?’.Favorito da una serata che, pur di inizio della stagione autunnale, offriva ancora un clima abbastanza mite, l’inedito evento, frutto della fervida creatività e della vivace inventiva del parroco e dei giovani delle due parrocchie, è andato avanti per circa un’ora e mezza, con declamazioni di poesie, un’esposizione di disegni elaborati dai fanciulli dei gruppi di catechesi ed alcune proposte di scenette e canti sul tema indicato. Coinvolgente la partecipazione di piccoli e adulti, all’insegna del sano divertimento, ma soprattutto in atteggiamento di lode a Dio, che ha voluto affidare la nostra comunità ed il quartiere ad un così eccelso protettore, il cui culto si perde nella notte dei tempi.
Lo spettacolo è stato seguito da un buon numero di parrocchiani che hanno vivamente applaudito le varie esibizioni dimostrando il pieno gradimento dell’evento: ciò non potrà non incoraggiare l’organizzazione a riproporlo nei prossimi anni.
Tutti i partecipanti sono stati gratificati con la consegna di un ricordino, un quadretto con l’immagine della seicentesca preziosa statua del Santo arcangelo, venerato nella nostra parrocchia.
Mentre la comunità parrocchiale attende l’ormai imminente avvio dei lavori per il ripristino dell’antica storica chiesa del quartiere ‘dei Gambino’, tristemente chiusa al culto da un decennio, la nuova iniziativa ha certamente impreziosito i solenni festeggiamenti in onore del Santo arcangelo.
E la festa di quest’anno ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria in corso che ne ha limitato gli eventi in programma, nulla potendo, invece, avverso la profonda e plurisecolare devozione che lega inscindibilmente il nostro quartiere al proprio Santo protettore.
Nando Costarelli