Un appello accorato quello partito dal Palazzo municipale di Acireale e rivolto a tutti gli acesi, all’insegna dello slogan “Io compro in città”.
Questa la denominazione della campagna di sensibilizzazione promossa dal consigliere comunale Fabio Fontanesca e dalla deputata regionale Josè Marano, collegata in remoto da Sala d’Ercole, in quanto trattenuta all’Assemblea regionale siciliana per motivi istituzionali. L’iniziativa – si legge in una nota dell’ufficio stampa del Comune – è stata condivisa dal sindaco Stefano Alì, e dagli assessori Alfio Cavallaro e Fabio Manciagli nonché da Emilia Crimaldi, assessore nella vicina Aci Catena.
Tra gli intervenuti i consiglieri comunali acesi Francesco Coco e Giuseppe Ferlito oltre al catenoto Davide Quattrocchi. Il consigliere Fontanesca ha illustrato con dovizia di particolari i caratteri contraddistintivi della campagna, accolta con favore da Davide Trovato, presidente della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) e Mario Russo, presidente della Confcommercio di Acireale, intervenuti alla conferenza stampa alla quale hanno fornito un contributo in termini di idee.
“Vogliamo invogliare la cittadinanza a comprare nei negozi locali – ha osservato Fabio Fontanesca – in questo momento storico che coincide con un’emergenza sia sanitaria che economica. Invitiamo, insomma, ad acquistare nelle attività di vicinato che sono quelle che tengono accese le luci in città”.
L’on. Marano, membro della Commissione Attività produttive all’Ars, ha rilevato che “a soffrire, in questo periodo, sono soprattutto le piccole imprese e vi assicuro che la crisi sta mordendo forte. Muoiono tante piccole attività e, di contro, cresce a ritmo impressionante il volume di affari dei colossi commerciali del web. In questo scenario, che vede solo nel mezzogiorno 40mila imprese a rischio usura, abbiamo pensato che tutti noi, nel nostro piccolo, dobbiamo utilizzare le stesse armi per aiutare il commercio al dettaglio lanciando una campagna di sensibilizzazione on line verso gli acquisti di prossimità. Uno studio di PMI Sicilia ha dimostrato che se ogni siciliano acquistasse prodotti locali il prodotto interno lordo dell’Isola raddoppierebbe nel giro di un anno. Il Natale è vicino ed è il periodo migliore per lanciare questa campagna. La veicoleremo al meglio sui social network con l’hashtag #iocomproincittà, con il logo appositamente realizzato per l’iniziativa, con le foto con i video e con tutto quanto può servire a riavviare il commercio locale”.
Le riflessioni degli assessori Cavallaro, Manciagli e Crimaldi sono apparse in perfetta linea con il progetto illustrato e rispetto al quale il sindaco Alì, nel tirare le conclusioni, si è espresso così: “Quella con il “commercio “on line” oggi è davvero la sfida più drammatica e noi, Amministrazioni locali, siamo pronti a fare la nostra parte, anche se riteniamo che l’impegno fondamentale debbano metterlo i governi nazionali, perché noi non possiamo fermare il progresso. Il commercio attraverso il web erode l’occupazione, perché abbatte il personale impiegato, e distrugge i centri storici che vivono della presenza dei negozi. Non si può consentire che determinati colossi acquisiscano posizioni di mercato dominanti e utili di rilevanti proporzioni a danno della società che, poi, alla fine si ritrova a dovere pagare questi costi”.