Un progetto per Acireale, chiamato “Dante tra Etna, Mare e Barocco”. Si tratta del nome con cui la Consulta della Cultura di Acireale ha partecipato, vincendo, ad un bando nazionale, ottenendo un finanziamento, da parte del Ministero dei Beni e delle Attività culturali. Insieme alle “tre città di Dante”, Firenze, Verona e Ravenna, Acireale ed altre città italiane hanno inoltre ottenuto, insieme a un finanziamento, il patrocinio della società nazionale Dante Alighieri di Roma. Per saperne di più, abbiamo incontrato il presidente della Consulta della Cultura di Acireale, Salvo Leotta.
Avvocato Leotta, in cosa consiste il progetto e in quale tempi è prevista la sua realizzazione?
Il programma, elaborato insieme a vari enti della città, come l’Accademia Zelantea e l’UPGC, è molto ampio e vario. Spazierà dall’arte, alla lectio dantis, al teatro, alla musica e alla danza. Inizieremo con la giornata di apertura nazionale il 25 marzo e finiremo a novembre, con la festa della patrona Santa Venera. Il progetto si propone come un percorso che toccherà, nel tempo, il centro e le frazioni di Acireale. Soprattutto quelle colpite dal terremoto che, a parer nostro, rievocano l’Inferno dantesco.
Qualche esempio di questi percorsi?
L’Accademia degli Zelanti, per l’occasione, sta realizzando una copia della Divina Commedia di Lionardo Vigo, che potrebbe presentare alla città. Sarebbe una chicca! L’Università Popolare si occuperà della passione che Dante aveva per la Sicilia e di una Lectura Dantis. Tra le proposte in ballo, quella di un festival estivo delle “Arti effimere”, che vedrebbe la realizzazione di un tappeto su piazza Duomo con materiali vari e naturali (sabbia vulcanica, sali, ortaggi…). Si aprirà una finestra sulla cartapesta a tema Dante. Ci sarà il teatro in piazza Duomo e dopo a Pennisi, concorsi per le scuole, danza… un anno particolare.
Ma la programmazione di Acireale per Dante si potrà attuare normalmente, visti gli ultimi problemi a causa della pandemia?
Stiamo rielaborando la programmazione in relazione al quadro epidemiologico e alle possibili restrizioni. Sicuramente alcune delle attività partiranno in modalità mista, cioè in parte in presenza e il resto in remoto. Sperando, più avanti, con l’arrivo dell’estate, di poter realizzare il resto in sola presenza.
Prendendo visione del programma nella sua interezza, e dei relativi costi per la realizzazione, abbiamo notato con grande rammarico che, a parte gli artisti, che sono locali, tutti gli interventi riguardanti il sommo poeta sarebbero di esterni. Acireale, città della cultura, è in grado di avere dei buoni relatori che possano dissertare su Dante Alighieri? Su questo, Leotta risponde: “stiamo cercando di coinvolgere anche validi relatori acesi, come ad esempio alcuni ex alunni del Liceo Classico, associazione di cui faccio parte, presieduta dal preside Alfonso Sciacca. A programma finito e approvato, avremo tutti un quadro più chiaro”.
Mariella Di Mauro