Vangelo della domenica (31 gennaio) / Ascoltare Dio

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Canto al Vangelo ( Mt 4,16 )

Vangelo della domenica. Alleluia, alleluia. Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta. Alleluia

Vangelo della domenica ( Mc 1,21 – 28 )

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. Parola del Signore

Riflessione sul vangelo della domenica

La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù che insegnava nella sinagoga.

Gesù, dopo aver invitato  i primi discepoli a seguirlo, inizia ad insegnare. Marco sottolinea lo stupore e la meraviglia di chi ascoltava l’insegnamento di Gesù. E’ lo stupore di chi scorge la novità della persona di Gesù, la meraviglia di chi si lascia interpellare dal suo insegnamento. A differenza di chi resta diffidente e insensibile dentro il proprio cuore indurito.

Il suo insegnamento contiene la potenza dell’azione di Dio stesso che opera quello che dice, insegnava infatti come uno che ha autorità e non come gli scribi.

La Parola potente di Dio capace di illuminare lì dove vi sono le tenebre e guarire  dove vi è l’infermità. Parola che illumina, risana, consola, salva e dona vita nuova all’uomo che l’accoglie nella propria vita.

Gesù  insegnando scaccia gli spiriti impuri che albergano nel cuore dell’uomo, ridandogli la libertà e la salvezza.

La vita del cristiano deve necessariamente nutrirsi della parola di Dio, mettendosi in continuo ascolto della Parola con cuore capace di stupore e di meraviglia. Stupore e meraviglia che scaturiscono dal cuore umile di chi sa affidarsi con fiducia all’Amore.

Questo ricorda il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “Ascoltate oggi la voce del Signore. Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. E’ lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce”.

Letizia Franzone

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