Calcio Acireale– Cilento, due a uno in rimonta. Via di fuga al momento giusto. Fuga da una settimana non proprio facile, fatta di delusione, di scoramento, di rabbia e di mugugni. Ma anche di scelte tecniche che, proprio per essere state operate in risposta ad un momento non facile, sarebbero potute risultare anche avventate.
Tra la batosta (sarebbe difficile etichettarla diversamente) di Trapani e l’insidia Santa Maria del Cilento alle porte, l’Acireale si è trovato obbligato a rivedere la trama del suo disegno tecnico, mettendo in discussione uno dei giocatori (fuori Sparacello, ora alla Gelbison, dentro Demiro Pozzebon, attaccante ex Catania e Bari) che di quel disegno era ritenuto elemento fondamentale, ma anche a prendere le distanze da quell’ipotesi di ripensamento del progetto che da più parti non s’era mancato di considerare.
Acireale-Cilento, due a uno in rimonta
Calcio, Acireale-Cilento, due a uno in rimonta, a firma griffata (Rizzo e Savanarola), non senza aver trepidato un tempo (rigore di Foggia) e non senza aver dovuto stringere i denti per ritrovare, strada facendo, lo spirito giusto e le condizioni per un successo che potrebbe pesare tantissimo sull’economia di un’intera stagione. Un altro passo falso sarebbe stato frustrante specie per una tifoseria che l’estate scorsa era stata invitata a sognare, e senza mezzi termini.
Due a uno in rimonta, e con qualche brivido nel finale. Come dire che è stato tutt’altro che facile avere ragione della formazione di Gianluca Esposito, rivelazione, con il San Luca, del campionato. E che il successo è giunto al termine di novanta minuti sofferti, nei quali l’Acireale è riuscito, paradossalmente, a dare sia la misura dei suoi limiti attuali (di fiducia, di convinzione) sia di potenzialità non ancora pienamente espresse dopo il ridisegno (obbligato?) del suo profilo tecnico.
Acireale-Cilento, due partite in una
Due partite in una, ieri. Nella prima, i granata hanno faticato non poco a dare intensità al loro gioco. Lenti a tratti, un tantino confusi, si sono fatti irretire in avvio da un avversario di buona cifra, ben messo in campo, tonico e assai concreto.
E pronto, dopo un tentativo di Pozzebon, a cogliere l’occasione che Orlando e La Vardera, nell’occasione un po’ impacciati l’uno e l’altro, hanno offerto al lanciatissimo Capozzoli: a tenaglia sul centrocampista giallorosso, fallo plateale quanto evitabile. Dal dischetto, Maggio non sbagliava. In svantaggio (era già successo con il Rende alla prima di campionato), l’Acireale ci ha messo un bel po’ per ritrovarsi, ha guadagnato campo, è vero, ed ha pure espresso una discreta supremazia territoriale, senza però riuscire a dare efficacia e concretezza alle sue iniziative d’offesa.
Diverso l’atteggiamento nella ripresa. Fuori Orlando, con Talla Souare ad aprire il ventaglio d’offesa, la squadra ha alzato parecchio il baricentro del suo gioco, guadagnando in ampiezza e in profondità.
Il raddoppio dei granata
Dopo aver corso il rischio di capitolare per la seconda volta (palo di Bozzaotre con Mezzini battuto), Rizzo su calcio di rigore (fallo su Pozzebon) ha firmato il pari. Sullo slancio, il raddoppio: su una palla lavorata da Pozzebon (ottimo l’esordio dell’attaccante romano) e rifinita a modo suo da un Rizzo in crescendo, la zampata di capitan Savanarola. Due a uno, vittoria preziosa (il Messina, fermato sul pari a Ragusa, è ora più vicino), l’Acireale, con due gare in casa da recuperare con Fc Messina e Roccella, resta in corsa per il primo posto.
TABELLINO
Acireale (3-5-2): Mazzini; Silvestri, Viscomi, Orlando (46’ Souare Talla); La Vardera D., Cozza (94’ Ba), Buffa, Savanarola, Mauceri (59’ Cannino); Rizzo (89’ Tumminelli), Pozzebon. A disposizione: Ruggiero, Celentano, Joao Pedro, Iaia, La Vardera C. All. Pagana.
Polisportiva Santa Maria del Cilento (3-4-3): Grieco; Pastore, Campanella, De Gregorio; Bozzaotre, Maio, Coulibaly (53’ Citro), Sagliano (53’ Strumbo); Capozzoli (22’ Tandara, 74’ Romano V.), Maggio, Ragosta (74’ Romano G.). A disposizione: Polverino, Lambiase, Simonetti, Foufoue. All. Esposito.
ARBITRO: Viapiana di Catanzaro
MARCATORI: 14′ Maggio (rigore), 63′ Rizzo (rigore), 74′ Savanarola
Giovanni Lo Faro