Canto al Vangelo ( Cfr.Gv 3, 16 )
Lode e onore a te, Signore Gesù! Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo domenica 21 marzo ( Gv 3,14 – 21 )
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». Parola del Signore
Riflessione sul vangelo di domenica 21 marzo
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Giovanni nel racconto dell’incontro di Gesù con Nicodemo. Al centro del discorso di Gesù vi è l’importanza del credere in Lui: il Figlio di Dio mandato dal Padre per la salvezza di ogni uomo. Infatti, come Mosè innalzò il serpente di bronzo nel deserto, affinchè chi fosse stato morso da un serpente rimanesse in vita, allo stesso modo Gesù è stato innalzato sul legno della Croce per la salvezza dell’uomo.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Gesù ci rivela l’infinito amore del Padre che dona all’uomo la sua misericordia ed il suo perdono attraverso Gesù. Gesù infatti, non è venuto a condannare ma a perdonare chiunque crede nel suo amore. Credere nell’amore di Gesù significa affidarsi a Lui, affidare e fondare la propria vita sul suo amore. Significa impegnarsi e lavorare per il suo Regno; significa diventare artigiani di pace e di fratellanza. Credere in Gesù significa accoglierlo nella propria quotidianità facendolo diventare il senso ed il fine di ogni scelta.
Il cristiano infatti, deve necessariamente fondare la sua vita su Gesù; ogni azione deve necessariamente scaturire dalla verità del Vangelo e dalla sua luce.
Chi non compie le opere d Dio, non ama la luce e la verità, vive nell’ombra della menzogna. Chi invece opera in Dio, ama la verità e opera nella luce. Perché: Chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.
Letizia Franzone