È uscito il 23 febbraio scorso il libro “Diverse prospettive” di Matilde Bella, Capponi Editore. La giovane scrittrice si affaccia alla ribalta del panorama letterario del nostro tempo con un’opera che rappresenta la parte più credibile del mondo giovanile di oggi. Consapevole che la solidarietà fra donne, pur nella diversità di vedute, permette di raggiungere traguardi importanti.
L’autrice
Quasi sempre la grandezza del “vero” scrittore si riconosce dalla capacità di calarsi nella psicologia dei personaggi, entrando in empatia con essi, per riuscire a trasmettere tutta la veridicità descrittiva.
Malgrado la giovane età, l’autrice di “Diverse prospettive”, mostra in pieno la sua attitudine alla scrittura. Ma è soprattutto la passione che da sempre c’è in lei, a spingerla ad interagire con le proprie “creature”. Ciò grazie anche ad una spiccata sensibilità e al tocco autobiografico della narrazione.
Matilde Bella, cagliaritana di nascita, vive e opera a Pisa, dove ha studiato presso il “Corso di laurea Magistrale SAVS” (Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e della comunicazione).
Mamma sarda, papà siciliano, ha trascorso parte della sua infanzia ad Acicatena, alla quale è ispirato il suo romanzo d’esordio “È reale se ci credi” edito da Pub Gold.
Fin da piccola sente la passione per la scrittura. Infatti, come lei stessa afferma, il suo amore per la lettura nasce molto presto, quando a quattro/cinque anni acquista il primo libro. Il successivo impatto visivo con i volumi esposti negli scaffali delle librerie la porta a pensare: “Un giorno ci sarò anch’io”. Si rafforza poi, nella prima adolescenza, la volontà di diventare scrittrice. Volitiva e decisa, riesce a realizzare, in tempi abbastanza brevi, il suo sogno.
“Diverse prospettive” di Matilde Bella: il romanzo
Tre giovani donne che prendono in mano la loro vita per iniziare un nuovo percorso, diversissime tra loro, ma determinate, rappresentano il filo conduttore del romanzo.
Le ragazze, consapevoli delle inevitabili difficoltà, si ritrovano in una città che non è la loro e diventano amiche. Con tutte le luci e le ombre che comporta una vera amicizia, le loro storie si intersecano e si mescolano con quelle di altri personaggi.
Il loro carattere le differenzia, ma l’aspirazione a raggiungere i loro obiettivi le accomuna. Il messaggio che ne viene fuori è “saper fare un lavoro di squadra”. Una narrazione briosa e colorata, che si dipana tra euforia e perplessità, nel piacevole intrecciarsi dei dialoghi.
La chiave di lettura
Il libro si presenta con una gradevole veste grafica che ci permette di entrare nel merito del racconto. L’immagine della bimba che tiene in mano i palloncini, che si stagliano sullo sfondo d’un cielo stellato e si presentano quasi come luminose lanterne trasparenti, fa pensare che siano proprio quelle a trascinarla verso un orizzonte più aperto.
I due “lemmi” del titolo “Diverse e “Prospettive” possono portare a interpretazioni che mutano nella reversibilità dei termini: prospettive nuove e molteplici, oppure che variano secondo l’ottica di focalizzazione. Ma la “chiave di lettura” sta principalmente nella frase che compare come sottotitolo in prima di copertina.
Diverse prospettive: qual’è quella di Matilde Bella?
“Quanto tempo occorre a un perfetto sconosciuto per diventare una persona fondamentale per te?”. Per scoprire la risposta bisogna addentrarsi nella “prospettiva” di Matilde Bella. Cioè guardare dal suo punto di vista il mondo e la società in cui si muovono i giovani e soprattutto il lato femminile della scoperta.
Mentre la frase di autori celebri, apposta all’inizio di ogni capitolo, è l’incipit che apre l’uscio facendo entrare il lettore nella “prospettiva” della bravissima autrice. Le auguriamo un cammino costellato di successi.
Carmela Tuccari